Piovono soldi sulla parrocchia di San Michele Arcangelo a Carmignano
Il ministero della Cultura ha stanziato 2 milioni e 300mila euro, la Regione mezzo milione, il Comune centomila euro in attesa della Diocesi. Conferenza stampa sull’altare della chiesa
CARMIGNANO. Piovono soldi sulla chiesa di San Michele Arcangelo di Carmignano, che nei mesi scorsi ha dovuto cedere la Visitazione del Pontormo a causa delle pessime condizioni dell’immobile e che ora riceve un finanziamento di 2 milioni e 300mila euro dal ministero della Cultura, che si sommano al mezzo milione stanziato dalla Regione e ai centomila euro promessi dal Comune di Carmignano, oltre a una cifra ancora imprecisata che potrebbe arrivare dalla Diocesi di Pistoia. Manna dal cielo. Forse anche per questo la conferenza stampa con l’annuncio dei soldi in arrivo dal ministero è stata fatta direttamente sull’altare della chiesa, come un segno di grazia ricevuta.
«I 2 milioni e 300mila euro stanziati dal ministero della Cultura, che ringraziamo per l’impegno, e destinati agli interventi di cui necessita l’intero comprensorio della Chiesa di San Michele Arcangelo in Carmignano – commenta la deputata di Fratelli d’Italia Chiara La Porta – sono la prova, concreta, che le nostre promesse si traducono in fatti. Questa ingente somma deriva dall’investimento 2.4 dei Fondi Pnrr, relativo alla sicurezza sismica nei luoghi di culto, al restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Art). Nello specifico, i finanziamenti permetteranno la realizzazione di interventi di rifacimento e messa in sicurezza non solo per la pieve della parrocchia, ma anche per il monastero. Fin dall’insediamento del governo Meloni e dalla mia elezione a deputato, l’attenzione per questo nostro luogo, che è parte integrante del patrimonio artistico nazionale, è stata altissima. Mi sono infatti personalmente interessata a San Michele in Arcangelo, che da anni versa in condizioni talmente precarie da averne comportato una parziale chiusura. Opere dal valore inestimabile, come la Visitazione di Pontormo e altri capolavori seicenteschi che la chiesa conservava, la prima oggi custodita nella Villa Medicea di Poggio a Caiano, le seconde nella sede del Comune, grazie alla sensibilità del sindaco Riccardo Palandri, rischiavano di essere compromesse. Il mio impegno, e la mia interlocuzione con Roma, per reperire le risorse necessarie per gli interventi, non sono mai mancati. Promisi di trovare una soluzione per garantire la tutela del complesso e delle opere. Il risultato di oggi è la dimostrazione che grazie ad un lavoro costante si possono raggiungere gli obiettivi più importanti. Il percorso esattamente opposto alle note promesse elettorali su San Michele, alle quali non sono mai seguiti i fatti, e che i cittadini di Carmignano, per anni, hanno dovuto ascoltare. Ed altri, sulla stessa linea, attraverso interrogazioni in Senato, si sono appellati all’esecutivo in modo strumentale sulle sorti della chiesa. Noi, invece, come ha fatto Giovanni Sardi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Carmignano che ringrazio per la tenacia, abbiamo preferito prenderci a cuore un bene che non è solo un punto di riferimento per la comunità locale, ma rappresenta un simbolo di storia e devozione che va oltre Carmignano».