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Cede il “pallone” della piscina di Prato: si tenta di riaprire quella di Iolo

di Paolo Nencioni
Cede il “pallone” della piscina di Prato: si tenta di riaprire quella di Iolo

Struttura abbattuta dalle raffiche di vento: è la terza volta in otto anni. Faggi stima il danno in 15.000 euro per il rimontaggio una volta riparato il pallone

28 febbraio 2023
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PRATO. Che a Prato spesso tiri vento lo si sa da quando i fiorentini inventarono quel proverbio che fa “Prato città dello sconforto...”, ma forse dover assistere al terzo cedimento in otto anni del pallone della piscina comunale di via Roma, abbattuto appunto dal vento, è un po’ troppo.

È successo di nuovo, domenica sera. Mentre era in corso lo scrutinio dei voti alle primarie del Pd, il vicesindaco e assessore allo Sport Simone Faggi, peraltro già scornato per i risultati del voto, essendo un sostenitore di Bonaccini, è dovuto correre alla piscina per valutare l’entità del danno e trovare possibili soluzioni.

Economicamente non è un danno enorme. Faggi lo stima in 15.000 euro per il rimontaggio una volta riparato il pallone, ma per le società sportive di nuoto, pallanuoto e sincronizzato che fanno affidamento sull’impianto comunale è un bel problema. Ieri i tecnici del Comune hanno fatto un sopralluogo alla piscina di Iolo, chiusa da mesi, per vedere se si può riaprire. Ci vorranno comunque non meno di dieci giorni. Nel frattempo le società sportive dovranno trasferirsi alla piscina di viale Galilei con un gioco d’incastri di orario che farà venire il mal di testa.

Erano le 21,30 quando uno dei sostegni del pallone ha ceduto sotto la spinta di raffiche di vento con punte fino a 65 chilometri orari. La rottura del sostegno ha provocato il collassamento di tutta la struttura, che si è afflosciata come un palloncino sgonfio ed è rimasta lì. Spettacolo sconfortante alla luce del sole.

«Sì, è un problema ricorrente – ammette Faggi – Da una decina di anni il vento soffia più forte in città e queste sono le conseguenze. A questo punto siamo contenti che il prossimo inverno sia l’ultimo in cui dovremo montare il pallone». All’orizzonte c’è la nuova piscina olimpionica coperta di Iolo, che dovrà essere pronta entro il 2026. Per i prossimi due mesi non ci sono speranze che il pallone di via Roma venga rimontato, anche perché dal 1° maggio la piscina sarebbe stata comunque scoperta e sembra inutile rimontare la struttura, coi costi che questo comporta, solo per pochi giorni. Ma anche quando verrà ripristinata la funzionalità dell’impianto di via Roma rimarranno tutti i problemi che c’erano prima. Attualmente l’area intorno alla piscina sembra un campo di battaglia, coi cantieri aperti per sistemare le piscinette e quello di cui non si vede la fine (ma il Comune conta entro il 2024) per la piscina riabilitativa.

Le opposizioni naturalmente non si sono lasciate scappare l’occasione di sparare a zero sulla gestione degli impianti sportivi.

«In questi otto anni di Giunte Biffoni è la terza volta che la copertura della piscina di via Roma va giù a causa del vento ed ormai è palese agli occhi di tutta la città che l’Amministrazione è incapace di fare una gestione seria e accurata di questa struttura – accusa il consigliere comunale Claudiu Stanasel del gruppo di centrodestra – La politica tappa-buche portata avanti in questi anni ha causato soltanto danni per quanto concerne la gestione delle piscine pratesi e nella fattispecie di questa struttura, a dimostrazione di un pressappochismo inaccettabile per la terza città del centro Italia. Anche in questa occasione saranno i nostri cittadini, le società sportive e i giovani che praticano attività agonistica a dover subire l’incapacità gestionale di chi, pur sapendo dell’allerta meteo, non ha fatto niente per evitare l’accaduto. L’ennesimo risultato fallimentare nella gestione degli impianti sportivi pratesi, a tal punto che ormai sembra quasi sia diventata una triste abitudine».

«Quello che è accaduto ieri alla copertura della piscina di via Roma è semplicemente inaccettabile – gli fa eco Davide Mazzoni, segretario provinciale del Pli – Sarà un caso che ancora una volta accade di domenica? Sarà un caso che le coperture simili di strutture private non subiscono danni? Lo sa il sindaco che basta sgonfiare un po' il pallone in caso di vento forte? Riteniamo il sindaco, il vicesindaco e tutta la giunta colpevoli di parlare di sport solo per raccogliere voti».

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