Il Tirreno

Prato

monitoraggio  

Primi focolai trovati nelle Rsa «Tutti vaccinati e non gravi»

Alessandro Formichella

Paganelli: «La campagna  vaccinale per ora sembra aver funzionato per evitare serie ripercussioni e importanti aggravamenti sugli ospiti»

30 dicembre 2021
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Alessandro Formichella

prato. Sono oltre 800 gli anziani ospiti delle strutture assistenziali sanitarie di Prato sotto monitoraggio continuo. La Società della salute ha disposto un nuovo screening di massa, prima di quello ordinario che viene effettuato sugli anziani ogni mese, per avere sott'occhio il quadro del contagio da Covid-sars2, la dove ci sia, con la quarta ondata della variante "Omicron". Nel pratese sono 18 le strutture socio-sanitarie per 850 posti disponibili. I numeri dei casi positivi fra gli anziani delle Rsa restano incerti; si sa per ora che sono 10 i casi di positività nella struttura sanitaria "Margherita" di Paperino. Un operatore sanitario della casa di riposo "La Casa di Marta" è risultato positivo al Covid e messo in quarantena al proprio domicilio, ma tutti e 27 gli ospiti della struttura sono risultati negativi agli esami dei tamponi. Casi di positività anche nella Rsa "La Melagrana", utilizzata fino a diversi mesi fa anche come hotel Covid, in una comunità assistita per minori e nella Rsa di Vernio. «Gli anziani nelle strutture sanitarie di Prato sono tutti vaccinati – precisa Lorena Paganelli, direttrice della Società della salute di Prato – non ci sono casi di complicazioni causate dal virus, quindi la campagna vaccinale per adesso sembra aver funzionato al meglio per evitare serie ripercussioni e importanti aggravamenti». Resta, però, da disegnare il quadro completo della pervasività del contagio nelle Rsa di fronte alla nuova ondata "Omicron"; cosa che sarà ultimata al massimo entro domani, venerdì, con il risultato di conoscere i dati effettivi di quanti siano, se ce ne sono, nuovi casi di anziani positivi al Covid. Come da ordinanza del Presidente della Regione, e come già veniva fatto anche in precedenza, lo screening nelle case di riposo avviene effettuando prima l'esame del tampone rapido antigenico e solo dopo, se si rende necessario, un ulteriore tampone molecolare. Tamponi antigenici a tappeto sono stati già eseguiti sui 101 ospiti anziani della struttura socio-sanitaria Pia Casa de' Ricci con il risultato di negatività per tutti. «Si tratta di una situazione in movimento – dice ancora la direttrice della Società della salute – i vaccini sono la difesa per tutti e soprattutto per gli anziani, persone comunque fragili». Le Rsa gestite dalla cooperativa sociale Sarah hanno deciso già dal 27 dicembre di chiudere del tutto le visite ai familiari e ai parenti. Torna di primo piano la questione dell'obbligo vaccinale. Per Gabriele Alberti, presidente del consiglio comunale e rimasto a presidiare il palazzo comunale dopo che due assessori sono risultati positivi e il sindaco Biffoni si trova in quarantena fiduciaria, non c'è più spazio al dubbio. «Il governo deve mettere l'obbligo vaccinale e un lockdown serio per chi continua a non volersi vaccinare», dice Alberti.

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