Salvini "sfila" in centro in contemporanea col corteo del Primo maggio
Provocazione del leader della camicie verdi al quale il Comune ha negato il gazebo in una delle piazze principali del centro di Prato. Patrizia Ovattoni: "Ci hanno dato Sant'Agostino ma è troppo fuori mano". La replica: "Alla Lega abbiamo offerto due alternative: mettere il gazebo in piazza del Comune di pomeriggio o in luogo dove il corteo non passa"
PRATO. Matteo Salvini, è confermato, sarà a Prato il primo maggio intorno alle 10 e questa volta, in polemica con la squadra Pd che governa il Comune, passeggerà per strade e piazze del centro storico proprio mentre il consueto corteo organizzato dal sindacato per la festa dei lavoratori sfilerà. Che cosa è accaduto per innescare nel leader della Lega Nord la volontà di organizzare una piccola provocazione?
“E’ successo – spiega Patrizia Ovattoni, commissario delle camicie verdi – che la giunta Biffoni ci ha negato la possibilità di allestire in gazebo in una delle principali piazze del centro. Avevamo chiesto di poter utilizzare o piazza San Francesco, o piazza Duomo, o piazza del Comune. La giunta ha votato di darci piazza sant’Agostino che è decisamente inappropriata per un leader del calibro di Salvini”.
Ecco perché il capo della camicie verdi verrà ugualmente a Prato ma invece di stazione nel gazebo fuori mano girerà per strade e piazze in contemporanea al corteo. “Nessuna intenzione di contrastare la manifestazione, ma non vogliamo nemmeno farci prendere i giro”.
"Baggianate" che la giunta abbia deciso alcunchè sui luoghi che Matteo Salvini poteva o meno frequentare in cento a Prato: "Sono stati gli uffici", vero invece che il leader della camicie verdi ha avuto lo stop a installare il gazebo in piazza del Comune "perchè tra le 10 e le 12 passsa il corteo". E' questa la risposta del Comune alle accuse di poca collaborazione fatte dalla Lega Nord.
"Abbiamo offerto due alternative - spiegano in Comune - o installare il gazebo in piazza del Comune in orario pomeridiano o metterlo in una piazza dove il corte non passa". Salvini ha scelto la terza via.