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Becatti ora batte anche le leggende: supera Mike Powell e si conferma campione del mondo

Franco Pizzi
Becatti con il tuttora primatista mondiale Mike Powell
Becatti con il tuttora primatista mondiale Mike Powell

Il pisano Gianni Becatti è ormai entrato nella storia del salto in lungo master essendosi riconfermato, a distanza di 4 anni, ai mondiali (dei giorni scorsi) a Tampere, in Finlandia

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PISA. Il pisano Gianni Becatti è ormai entrato nella storia del salto in lungo master essendosi riconfermato, a distanza di 4 anni, ai mondiali (dei giorni scorsi) a Tampere, in Finlandia.

Quattro anni fa fu protagonista a Malaga col primato del mondo Over 55 con la misura di 6,50 e quest’anno, al suo ultimo anno nella categoria, si è confermato sul tetto del mondo con 6,27. Questa volta, però, la concorrenza aveva un protagonista d’eccezione e cioè l’attuale primatista del mondo assoluto di salto in lungo, Mike Powell, che ancora detiene il record con l’8,95 stabilito a Tokyo nel 1991 nel corso dei campionati mondiali, battendo a sua volta l’antico record del mondo di Bob Beamon che lo aveva stabilito all’OIimpiade messicana del 1968 con 8,90 e superando l’altro incontenibile interprete del salto in lungo, Carl Lewis, vincitore di 4 Olimpiadi, nella più grande gara di lungo finora svoltasi al mondo, visto che pure Lewis andò, nel corso della stessa gara giapponese, oltre il vecchio record con 8,91, seppur aiutato da una bava di vento sopra il consentito.

Si vede che deve essere destino dei record del salto in lungo l’essere stabiliti per durare ma questo rende l’impresa di Gianni Becatti ancora più importante visto la presenza di tale avversario.

Classe 1963, come Powell, Becatti aveva già ipotecato la gara al primo salto, prendendo la testa della competizione senza più abbandonarla fino alla fine. Dal canto suo, Mike Powell rispondeva con un salto appena abbozzato e quindi con una misura che va a referto ma che non rende certo onore alla sua fama. La gara di Becatti che, lo ricordiamo, gareggia per l’Olimpia Amatori Rimini, è proseguita poi con ulteriori incrementi fino alla misura top di 6,27 realizzata al quarto salto, nonostante che le condizioni atmosferiche della città finlandese non l’abbiano certo aiutato, visto che la pioggia ha continuato a cadere incessantemente per tutta la competizione. Powell, forse intimorito dalla progressione di Gianni, ha tentato una seconda rincorsa ma poi ha rinunciato a proseguire nella gara accusando un problema muscolare all’adduttore della gamba di stacco. Onore comunque a Mike Powell che, nonostante due mondiali vinti nel 1991 e nel 1993 e una medaglia d’argento all’Olimpiade di Barcellona del 1992, sempre in lotta con Carl Lewis, si è messo in discussione così dopo tanto tempo rischiando di uscire sconfitto, come è successo, da un lunghista di casa nostra che, da assoluto, saltava un metro in meno del lunghista di Filadeflia.

C’è da ricordare, inoltre, che negli ultimi anni Gianni aveva un po’ abbandonato la competizione del lungo a favore delle gare di velocità perché logorato da qualche problema fisico, ma è tornato alla grande in questa occasione, sicuramente stimolato dalla presenza di Powell che ha sicuramente nobilitato la competizione e che, alla fine, si è congratulato con Gianni e a cui ha chiesto la rivincita per quando saranno entrambi over 60.

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