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Vicopisano, un altro bancomat fatto saltare: il colpo a pochi metri dalla caserma

di Lorenzo Carducci

	I danni causati dall’esplosione all’ingresso della filiale di Banco Bpm a San Giovanni alla Vena (foto Stick)
I danni causati dall’esplosione all’ingresso della filiale di Banco Bpm a San Giovanni alla Vena (foto Stick)

Individuata dai carabinieri l’auto con targa falsa usata dai ladri. Il bottino non è stato ancora quantificato

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VICOPISANO. Hanno colpito a meno di duecento metri dalla caserma dei carabinieri di San Giovanni alla Vena, nel comune di Vicopisano, gli stessi carabinieri che adesso sono sulle loro tracce e che – a quanto si apprende – avrebbero individuato anche l’auto, un’Audi grigia con targa falsa. La macchina usata dai ladri nella notte tra venerdì e sabato (ieri), prima per raggiungere la filiale del Banco Bpm tra via Provinciale Vicarese e Piazza della Repubblica, la piazza principale del paese, e poi per scappare, dopo aver fatto saltare in aria pochi minuti prima delle 3 di notte lo sportello automatico con la tecnica della marmotta e aver preso tutti i soldi che potevano.

Il bottino è ancora in corso di quantificazione: l’istituto di credito deve incrociare il dato del denaro caricato nello sportello con quello dei contanti prelevati regolarmente da clienti e avventori e l’eventuale importo rimasto dopo il colpo. Sicuramente l’esplosione, oltre a svegliare e impaurire alcuni residenti, ha causato danni ingenti alla filiale. A raccontarlo sono le immagini, che mostrano la porta interna distrutta con tutti i vetri in terra, insieme a pezzi di ferro e altro materiale dell’ingresso devastato. Sulla porta scorrevole esterna, invece, è stato attaccato il nastro in segno di inagibilità, messo a copertura anche di tutta l’area d’accesso.

I militari dell’Arma sono al lavoro per risalire ai responsabili. Sul posto ci sono diverse telecamere e gli inquirenti hanno subito cominciato a passare al setaccio le immagini. Anche se, complice la contraffazione della targa, non è assicurato che l’individuazione dell’auto porti molto lontano.

Secondo quanto raccolto finora, non si sottovaluta l’ipotesi che a mettere a segno il colpo sia stata “la banda dei bancomat” a cui sarebbe riconducibile una lunga e recente lista di assalti a sportelli atm – fatti saltare sempre iniettando acetilene nelle fessure – non soltanto in Toscana ma in tutto il Centro Italia. È anche per questo motivo che la collaborazione tra le forze dell’ordine delle varie località assume un ruolo importante. Restando nella provincia di Pisa, a novembre si sono registrati almeno tre colpi tra Cascina, Marina di Pisa e Capannoli.

Del caso di venerdì notte si è interessato anche il sindaco di Vicopisano Matteo Ferrucci. «Nella zona ci sono molte telecamere e in generale nei prossimi giorni ne monteremo altre – commenta – Abbiamo piena fiducia nell’operato dei carabinieri affinché facciano luce sull’accaduto».

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