Pisa, ristorante a fuoco durante il servizio: «Una catastrofe. Danni? Oltre centomila euro»
Incendio al The Butcher di Asciano, le fiamme sono partite dalla friggitrice: «Ringrazio tantissimo tutti coloro che mi sono vicini»
SAN GIULIANO. «Una catastrofe». È provato Lorenzo Cini, titolare della “Risto Macelleria The Butcher” di Asciano in via delle Sorgenti, attività aperta durante la pandemia e poi allargata tre anni fa con l’aggiunta del ristorante. Intorno alle 21 di mercoledì sera (22 ottobre), in pieno servizio, il suo tempio per bongustai e carnivori è stato colpito da un incendio che ha bruciato gran parte dei locali e rovinato le materie prime. «I danni superano i 100mila euro» racconta l’imprenditore. La copertura assicurativa fa da salvagente, ma l’attività dovrà restare chiusa almeno un mese (Qui lo sfogo sui social).
«Ecco cosa è successo»
Il fuoco è partito dalla cucina: l’olio della friggitrice – «che ha solo un anno di vita» – ha cominciato a fumare e da lì sono divampate le fiamme che in pochi secondi hanno avvolto il forno, per poi propagarsi al piano terra. Per spegnerle non sono bastati quattro estintori, di cui uno messo a disposizione dal bar di fronte. Il locale era pieno, popolato da una cinquantina di clienti che Lorenzo ha dovuto far uscire, quando assieme ai suoi quattro dipendenti ha constatato che non c’era più nulla da fare se non attendere i vigili del fuoco.
Le fiamme
«Le abbiamo provate tutte ma le fiamme erano troppo alte, abbiamo dovuto mollare – racconta – Poi sono arrivati i vigili del fuoco, che non smetterò mai di ringraziare. In 40 minuti hanno spento l’incendio giù, poi però ci siamo accorti che tramite la canna fumaria era arrivato anche su. Lì c’era della carta e il fuoco ha preso velocemente: un piano intero raso al suolo comprese 300 scatole di vino buono. Non potendo passare dalla scala interna, i pompieri hanno sfondato dal tetto e dandosi il cambio con le maschere d’ossigeno sono rimasti fino alle 2,30 di notte per spegnere tutto».
Danni e solidarietà
Cini si è già messo in contatto con la ditta che dovrà bonificare gli ambienti, mentre sta cercando di capire cosa fare con la carne sottovuoto conservata nelle celle frigo, che non sembrerebbe contaminata. Il video postato sui social in cui racconta l’accaduto sta facendo migliaia di visualizzazioni. A riempirgli il cuore e spingerlo a superare un momento così difficile è però l’ondata di solidarietà ricevuta. Non soltanto parole, ma anche gesti concreti che Lorenzo riporta con la voce rotta.
I ringraziamenti
«Ringrazio tantissimo tutti coloro che mi sono vicini, il telefono non smette di squillare da mercoledì sera – dice – La locanda Sant’Agata ha proposto di fare una serata assieme e donarci l’incasso, in più c’è chi sta già organizzando una raccolta fondi. Il panaio e il fioraio di Asciano si sono offerti di darmi una mano, il Carrefour di San Giuliano e la macelleria Mancini hanno messo a disposizione le celle per conservare la carne, i vigili del fuoco che mi chiamano per chiedermi come sto e non solo. Mi sdebiterò con tutti. Lì per lì ho pensato di mollare, ma l’attaccamento dei miei ragazzi e tutta questa solidarietà mi ci hanno fatto ripensare. Grazie a tutti, torneremo più forti di prima».
