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Il caso

Minacce ai testimoni nell’inchiesta sull’assalto al bus dei tifosi pistoiesi: spunta lo striscione choc

di Redazione Pistoia
Lo striscione apparso a Rieti
Lo striscione apparso a Rieti

Sequestrato dalla Digos di Rieti: era fuori dal palazzetto. Il procuratore: «Questa vicenda non ha a che fare con ambienti politici»

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PISTOIA. “Nascondetevi infami, sappiamo chi siete”. È lo slogan minatorio che campeggiava sullo striscione, apparso oggi, 24 ottobre, e sequestrato dalla Digos di Rieti, su uno dei cancelli di accesso al PalaSojourner, il palazzetto dello sport del capoluogo del reatino, dove domenica scorsa si è disputata la partita di basket contro il Pistoia Basket, seguito dall’assalto al bus dei tifosi pistoiesi nel quale ha perso la vita l’autista Raffaele Marianella.

Lo striscione

Il tenore del testo apparso sullo striscione farebbe pensare a messaggio minatorio per intimorire i testimoni. La scritta è stata aerografata utilizzando i caratteri normalmente usati dai gruppi di neofascisti di estrema destra.

Ma il procuratore di Rieti, Paolo Auriemma, non sembra d’accordo. «Questa vicenda non ha a che fare con ambienti politici, il vissuto dei singoli indagati non interessa alle indagini. Non leghiamo questa vicenda alla politica» ha detto durante la conferenza stampa sui tre fermati per l’assalto al pullman. Giovedì (23 ottobre) il gip di Rieti ha convalidato il fermo e ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere per i tre, Alessandro Barberini, Kevin Pellecchia e Manuel Fortuna che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La procura contesta l’omicidio volontario in concorso con l’aggravante dei futili motivi.

La procura

Il procuratore Auriemma ha certificato anche quello che si era intuito fin da subito: «Da una prima relazione del medico legale, è emerso che la morte dell’autista è stata causata dal sasso. Dopo il referto definitivo dell’autopsia avremo maggiori elementi su tutta la dinamica». «Una persona sola ha lanciato il sasso letale ma noi contestiamo il concorso in omicidio perché gli altri fermati hanno avuto un comportamento attivo – ha aggiunto il procuratore – Contestiamo come aggravante quella dei futili motivi, riconosciuta anche dal gip».

«Le indagini, che sono state rapide ed efficaci, non sono finite, si stanno verificando ulteriori eventuali altre responsabilità anche attraverso le telecamer» ha detto Auriemma.

Le reazioni

Il clamore di quanto accaduto a Rieti è arrivato anche a Bruxelles. «Condanno con fermezza l'atto criminale ingiustificabile verificatosi questa settimana sull'autobus del Pistoia basket 2000, che ha causato la morte di Raffaele Marianella e porgo la mia vicinanza alla sua famiglia, alla società e alla città di Pistoia» ha detto la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola all'evento della Bocconi “Lo sport come fattore chiave per le politiche europee”.

La partita e la nota

Intanto i tifosi biancorossi e la società pensano a come sostenere la famiglia dell’autista ucciso dal sasso. Domenica 26, in occasione della partita di Serie A2 contro la Ferraroni Juvi Cremona in programma alle ore 18, tutte le attività di marketing e commerciali del Pistoia basket che abitualmente si svolgono nel pre e durante le gare interne di campionato saranno sospese. «Questa decisione è stata presa nel rispetto di Raffaele Marianella e della sua famiglia» ha scritto la società sul sito web del Pistoia Basket 2000.

«Il club – si legge nella nota – è quotidianamente in contatto con i suoi cari e – in pieno accordo con tutti loro – sta già avviando una serie di azioni concrete di supporto alla stessa. Ad inizio settimana prossima, al termine di questi giorni di dovuto silenzio, si provvederà a rendere pubbliche le iniziative che verranno messe in campo».

La società aveva chiesto di rinviare la partita contro Cremona, come segno di rispetto verso la memoria dell’autista ucciso, ma la Federazione ha deciso che la partita si doveva comunque giocare. Si giocherà comunque senza il tifo della Baraonda Biancorossa.

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