Livorno, Halloween e la “crociata” del don: «Non festeggiatelo, è maligno». E boicotta il fornaio
Placido, parroco del Duomo, lancia il “vade retro” contro la festa di mostri e zombie: «Semmai travestitevi da santi»
LIVORNO. Vade retro Halloween. Il riferimento originario della frase, rivolta a Satana, non è affatto casuale nel messaggio che don Placido Bevinetto, parroco del Duomo di Livorno, di Santa Giulia e della chiesa della Madonna, cappellano della chiesa dell’ospedale e della Polizia di Stato, ha inviato ai fedeli, e soprattutto ai genitori e ai giovani, che secondo il don si potrebbero “malauguratamente” approcciare alla festa pagana, nella notte tra il prossimo 31 ottobre e il primo novembre.
Il messaggio
«Una ricorrenza nata in contesti lontani dalla nostra fede, che troppo spesso esalta immagini di paura, oscurità e persino diaboliche presenze», si legge nel messaggio pubblicato negli ultimi giorni.
«Credendo in Dio – aggiunge poi il parroco contattato al telefono dal Tirreno – ovviamente non posso che credere anche nel diavolo e sono convinto che feste che non appartengano alla tradizione cristiana come Halloween possano essere una forma di attrazione messa in essere dal maligno».
Gli appelli
Sono ben due gli appelli in materia che il sacerdote ha postato sui social tra ieri, venerdì e giovedì, e la condanna all’evento è esplicito: «Ma che senso ha travestirsi da orribili mostri per terrorizzare il prossimo? Io ho 5 sorelle con un totale di 14 nipoti. Sapessi che i miei nipoti festeggiassero in questa maniera alla vigilia della festa dei Santi e dei Morti, la cosa mi addolorerebbe (e fortunatamente non lo fanno)».
Ma i giovani potrebbero ribattere che nell’evento non c’è nulla di anti-religioso, ma solo la voglia di divertirsi e scherzare. «Lo so – controbatte il parroco – ma non cambio idea: ci si può divertire in mille modi senza festeggiare i mostri e i fantasmi, rimanendo nel sentiero della fede cristiana. Ad esempio nella mia Sicilia, a Partanna e nel trapanese, invece di travestirsi da mummie e così via, ci si traveste da santi. Ognuno sceglie il suo. Non sarebbe più carino?».
Il messaggio di don Placido affidato ai social ribadisce con forza il concetto già espresso. «Carissimi giovani, coppie, famiglie: il Primo Novembre la Chiesa ci invita ad una festa meravigliosa: la solennità di Tutti i Santi, ovvero di uomini e donne che hanno vissuto nella grazia di Dio e ora risplendono nella sua gloria. Sono loro i veri modelli da imitare per noi e i nostri figli, esempi di amore, bontà e speranza. Organizziamo quindi insieme momenti di preghiera, di giochi, di incontri e testimonianze che aiutino i più piccoli a scoprire la gioia di appartenere a Gesù e non alle ombre del male. Noi cristiani siamo chiamati a invocare i santi non i demoni. A scegliere la luce invece delle tenebre. La vita invece della paura».
«Vi incoraggio quindi – procede – a prepararvi alla festa di Tutti i Santi pregando in famiglia e partecipando poi alla messa».
Il caso del fornaio
Don Placido ha poi da fare un “pistolotto” ad alcuni commercianti che sfruttano la festa per fini commerciali. «L’altro giorno sono andato al forno nel quale tradizionalmente mi servo. C’era un lenzuolo da fantasma nella vetrina. In quel forno io non ci andrò più. Se molti credenti seguissero il mio esempio, forse ci sarebbe in giro meno pubblicità di questo tipo».
Guardandosi attorno, però, non sembra che in città i suoi colleghi parroci mettano in essere una “crociata” come la sua contro Halloween. «Se per questo c’è stato qualcuno che nel passato addirittura l’ha organizzata. Non mi faccia parlare…».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=2ea0d2b)