Cerchi il sito della lista civica della sindaca ma trovi un sito hard: il caso a Santa Maria a Monte
Due consigliere di opposizione segnalano l’anomalia direttamente alla prima cittadina: «Ma lei ci ha risposto ricoprendoci di insulti. La nostra segnalazione era in buona fede»
Tante opportunità e altrettanti rischi, quelli che si porta dietro il mondo di internet. E fra le regole d’oro da tenere presenti – per non dire l’abc – vi è sicuramente l’attenzione che ogni buon gestore di un sito internet deve avere alla scadenza del dominio. Figuriamoci quando il sito in questione è legato ad una forza politica. L’alternativa è ritrovarsi a gestire il “pasticcio” che da alcuni giorni interessa l’indirizzo sul web di “Santa Maria a Monte Sempre”, lista civica di centrodestra che due anni fa si è presentata alle elezioni comunali, risultando vittoriosa e portando sullo scranno più alto del Comune l’attuale sindaca Manuela Del Grande.
Il sito reindirizzato
La lista civica ha ancora una sua pagina Facebook, che fino a qualche tempo fa portava ancora fra i contatti a disposizione del pubblico il sito www.santamariaamontesempre.it. L’indirizzo in realtà è ancora attivo, solo che se ci si clicca sopra, si viene indirizzati verso tutt’altro dalla politica: un sito di incontri per adulti, con tanto di immagini inequivocabili e contenuti a luci rosse. Anomalia tecnica della quale alcuni giorni fa si erano accorte due donne, le consigliere di opposizione Elisa Eugeni e Patrizia Faraoni, della lista Sinistra Plurale.
La segnalazione dell’opposizione
«Nel cercare in rete programma elettorale della sindaca, abbiamo constatato che il sito ufficiale della sua lista civica risultava compromesso: digitando l’indirizzo, si viene reindirizzati a una piattaforma di contenuti per adulti. – scrive Sinistra Plurale –. Rimaste perplesse, abbiamo deciso di agire con discrezione, segnalando privatamente alla sindaca questa anomalia tecnica».
La mail inviata
Decisione che le due consigliere dicono di aver preso in buona fede, senza l’intenzione di rendere pubblico alcunché, ma inviando lo scorso 17 settembre una segnalazione via PEC direttamente alla prima cittadina. «Avremmo potuto utilizzare la vicenda per una facile ironia sui social, ma abbiamo preferito informarla in via riservata, affinché possa attivarsi per ripristinare la corretta funzionalità del sito e tutelare l’immagine della sua lista – scrivevano nella mail le consigliere a Del Grande –. Come rappresentanti dell’opposizione non le facciamo e non le faremo sconti, ma vogliamo mantenere la polemica sempre sul terreno politico».
La risposta della sindaca
La risposta della sindaca alle due però, per contro, si è rivelata inattesa. «In risposta – dicono ancora le due – abbiamo ricevuto una mail carica di insulti. A quel punto riteniamo giusto che i cittadini possano leggere entrambi i messaggi per farsi un’idea».
Le cause tecniche
La risposta della sindaca chiarisce quanto successo al sito: un banale caso di dominio scaduto. Ogni anno si dovrebbe infatti pagare qualche euro per continuare ad usare lo spazio su internet occupato dal sito. Quando il dominio scade, chiunque può comprare quello spazio e inserirci cosa vuole, tipo un reindirizzamento, appunto, ad un sito per adulti. I fatti sono confermati dalla risposta che la sindaca ha inviato alle due consigliere.
Il dominio scaduto
«Il dominio è stato acquistato dalla nostra lista civica il 22 marzo 2023 ed è scaduto il 22 marzo 2025 – si legge. – Non essendo stato rinnovato (perché utilizzato ai soli fini elettorali), è rientrato nel circuito libero del mercato digitale».
La replica finale
«Comprendiamo il desiderio legittimo di fare opposizione. Lo comprendiamo così bene da rispettarlo persino quando viene esercitato in forme acerbe – continua la risposta del sindaco –. Tuttavia, quando si arriva a contestare pubblicamente e ufficialmente una presunta “compromissione” di un sito web sulla base di informazioni non verificate e in totale assenza di competenze sull’argomento, ciò che ne emerge non è tanto una critica politica, quanto una dimostrazione lampante di inesperienza, con effetti che non danneggiano certo l’amministrazione, ma la credibilità istituzionale di chi scrive».