La sfida
Lucca, spaccio a due passi dalla questura: la tecnica del cestino, l’ufficio in un kebab, i clienti minorenni e gli arresti
Sette misure cautelari per altrettanti nordafricani. Il giro alla stazione
LUCCA. La polizia smantella una zona di spaccio alla stazione a cento metri dalla questura di Lucca.
L’operazione
La Squadra mobile ha dato esecuzione a sette misure cautelari per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti a carico un nutrito gruppo di spacciatori di origine maghrebina che aveva creato un mercato dello spaccio a cielo aperto nei pressi dello scalo frequentato anche da minorenni. L’indagine ha preso origine da numerose segnalazioni da parte di privati cittadini che hanno evidenziato la presenza a Lucca, nella zona della stazione ferroviaria, di un nutrito gruppo di magrebini dediti allo spaccio di stupefacenti. Il luogo a causa dei lavori di ristrutturazione, le cui impalcature e transenne offrivano angoli parzialmente nascosti, permetteva agli spacciatori di agire indisturbati. Questi, anche con la partecipazione di vedette, sfruttavano il continuo via vai dei viaggiatori, per confondersi tra la folla e ampliare il bacino dei clienti che annoverava anche giovanissimi.
La cattura
La complessa attività investigativa, effettuata anche attraverso una lunga serie di servizi osservazione e che ha visto anche la collaborazione della Polizia Municipale Nucleo Sicurezza Urbana e Unità Cinofili, ha permesso di accertare lo spaccio di cocaina e hashish da parte di cittadini marocchini e tunisini anche nelle ore centrali della giornata, come se si trattasse di un mercato a cielo aperto. L’attività delittuosa conta un numero considerevole di clienti, anche di passaggio, che hanno confermato di aver ripetutamente acquistato stupefacente dagli indagati. Grazie ai fatti accertati, la Divisione Amministrativa della Questura, ai sensi dell’art. 100 TULPS, ha potuto sospendere, per trenta giorni, la licenza di un noto kebab sito in prossimità della Questura. Il locale era diventato luogo abituale di ritrovo e di scambi illeciti. Gli spacciatori, infatti, indicavano il suddetto kebab come punto di riferimento ai propri clienti, nascondendo la “merce” nei cestini dell’immondizia antistanti il locale. Il Gip del Tribunale di Lucca ha emesso 7 ordinanze di misure cautelare cui è stata data esecuzione dagli investigatori della Squadra Mobile, che hanno sottoposto gli stranieri tra custodia cautelare in carcere (5) e divieto di dimora (per due) nel territorio della provincia di Lucca.