Pontedera, l'ex scuola Corridoni venduta all'asta: cosa verrà fatto al suo posto
Il Comune cede l’edificio alla decima asta a una società immobiliare pisana per 769mila euro
PONTEDERA. Prima una scuola materna, poi un plausibile ambiente dedicato a un progetto di cohousing sociale per ridurre l’emergenza abitativa. E alla fine l’inserimento nel piano delle alienazioni del Comune di Pontedera. Con il decimo tentativo finisce però il percorso iniziato il 9 gennaio del 2023, quando per la prima volta l’edificio rosa che si affaccia sulla Tosco Romagnola all’altezza della passerella fu messo all’asta. Stavolta l’ex scuola Corridoni, archivia un passato ricco di colpi di scena e diventa di proprietà di un gruppo immobiliare, la G&P Property di Pisa che si è aggiudicata l’edificio con un prezzo base di 769. 500 euro.
Si chiude così una storia piuttosto travagliata che ha visto l’immobile realizzato negli anni Trenta per l’Omni, Opera Nazionale Maternità e Infanzia, l’ente assistenziale che aveva lo scopo di proteggere e tutelare madri e bambini in difficoltà trasformarsi in asilo negli anni Settanta, diventare inagibile nell’estate del 2020 e cambiare ancora, con l’ennesima metamorfosi di qualche tempo fa, fra l’altro la più degradante, in un ricovero di senzatetto. Per mesi uno dei luoghi simbolo della città della Vespa non aveva trovato un lieto fine, con aste ripetutamente indette.
Poi la cifra di partenza del bando, in origine fissata in un milione di euro, che scoraggiava non poco i possibili compratori ha cominciato a scendere mentre l’interesse legato alla struttura a crescere. Senza contare che non ci sono mai stati vincoli da rispettare in fase di ristrutturazione.
Le possibili destinazioni
Liberata dalla sua destinazione scolastica ed educativa la Corridoni può modificarsi, con gli opportuni lavori di adeguamento e le relative riqualificazioni, in edificio a scopo residenziale e direzionale, accogliendo appartamenti, uffici e piccole attività commerciali. Ora il decimo esperimento d’asta è andato in porto, risolvendo anche il nodo del prezzo. «Perché – ripercorre le tappe l’assessore Alessandro Puccinelli che, all’epoca aveva tra le deleghe quella della valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune – l’equilibrio fra l’intenzione di non svalutare l’immobile, di fatto un bene della collettività e la volontà di essere realistici, competitivi sul mercato è sempre stata un nostro obiettivo. Questa offerta conclude, al di là delle polemiche, un iter in cui abbiamo creduto e che ha avuto il duplice scopo di rispettare gli interessi dell’amministrazione e anche quelli dei cittadini».
Perché a più riprese il Comune e le forze dell’ordine hanno attivato pure vari controlli per monitorare lo stabile, murato gli infissi al piano inferiore e dato la caccia agli inquilini- spettro che via via si palesavano aprendo porte e spalancando i vetri dell’edificio che ormai abbandonato dai bambini dell’asilo trasferiti nella materna di via dell’Olmo, era diventato un rifugio provvisorio. Ma ecco la svolta. I 1.554 metri quadrati interni e gli 826 esterni risorgeranno a nuova vita. «Questa vendita – conclude l’attuale assessore al patrimonio Sonia Luca – ci permette di pensare anche a futuri investimenti sia sul fronte delle infrastrutture che di eventuali servizi. Siamo contenti che l’edificio possa assicurare una rigenerazione ed evitare ulteriore consumo di suolo». l