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San Miniato, malore durante una conferenza: muore ex funzionario della banca Carismi

di Giacomo Pelfer
Giuseppe Leo
Giuseppe Leo

Pier Giuseppe Leo aveva 83 anni ed era un grande appassionato d’arte

19 gennaio 2024
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SAN MINIATO. L’appuntamento con la morte è arrivato mentre faceva la cosa che amava più di tutte: parlare d’arte e soprattutto divulgarla, anche ai non addetti ai lavori, per trasmettere almeno un po’ di quella passione che l’ha accompagnato per tutta la vita. Se n’è andato così, all'età di 83 anni, Pier Giuseppe Leo, ex funzionario della Cassa di Risparmio di San Miniato ma soprattutto grande appassionato d’arte, figura di riferimento nei circoli culturali del comprensorio, colto da un malore improvviso proprio durante una conferenza pubblica, nel corso di una lezione all’università del tempo libero.

È successo martedì pomeriggio a San Miniato, quando Leo si è fermato di colpo portandosi la mano sul petto. Trasportato dapprima all’ospedale di Empoli e poi trasferito nella notte a Careggi, si è spento alle 17 di mercoledì in sala operatoria, al termine di una difficile e disperata operazione d’urgenza. Originario di Fucecchio dove era nato e cresciuto, Leo si era trasferito a San Miniato negli anni Sessanta dopo il matrimonio con la moglie Franca. Ex campione di atletica leggera, con vittorie in campionati regionali e nazionali con i colori della società di Fucecchio, era entrato a lavorare in Carismi col ruolo di funzionario, ricoprendo per un certo periodo anche il ruolo di segretario.

Grazie alla passione per l’arte, acquisita da autodidatta, è stato per molto tempo responsabile del patrimonio artistico della banca, suggerendo all’istituto anche l'acquisizione di quadri e altre opere d’arte, su tutti il celebre dipinto di Egisto Sarri che raffigura la visita di Napoleone a San Miniato per incontrare lo zio canonico. Negli ultimi anni l’arte era diventata la sua vera occupazione, con una continua ricerca di informazioni, tanto che quando in zona c'era da parlare d’arte Leo non poteva mancare. Era stato lui, ad esempio, a costituire il gruppo di lavoro voluto dal Comune di Santa Croce per organizzare le iniziative dedicate al bicentenario del pittore Cristiano Banti a Santa Croce. Appassionato soprattutto di arte ottocentesca, Leo considerava una casualità straordinaria il fatto che a pochi chilometri l’uno dall’altro avessero vissuto Cristiano Banti e il castelfranchese Antonio Puccinelli, tanto da suggerire a lungo il progetto di un museo di arte moderna da dedicare soprattutto ai due artisti, incontrando però un generale scetticismo fra i Comuni della zona. Instancabile e ricco di idee, il pensiero di Leo è corso anche negli ultimi minuti ai tantissimi progetti iniziati e mai finiti, come racconta il figlio Antonio che lo ha assistito fino alla fine insieme alla moglie Franca.

Arrivata a San Miniato nella mattinata di ieri, la salma di Leo sarà esposta per tutta la giornata di oggi nella cappellina della Misericordia in via Rondoni, mentre il funerale sarà celebrato domani alle 11 in Duomo.

 

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