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«Riportiamo Karamo nella sua Guinea»: a Pontedera parte la colletta per il rimpatrio della salma

«Riportiamo Karamo nella sua Guinea»: a Pontedera parte la colletta per il rimpatrio della salma

L’appello degli amici di Pontedera e dei dipendenti della cooperativa Arnera

17 novembre 2023
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PONTEDERA. Parte la gara di solidarietà per riportare Karamo Cissè in Guinea. L’uomo, classe 1992, era arrivato in provincia di Pisa nel 2015. Solo due anni fa aveva potuto lasciare i centri di accoglienza e, ottenuto il permesso di soggiorno, aveva iniziato a lavorare. Ma il suo cuore era malato da tempo e non ce l’ha fatta.

I suoi amici di Pontedera e i dipendenti della cooperativa Arnera che gestisce i Cas hanno lanciato una sottoscrizione e una raccolta fondi per trovare i soldi necessari al rimpatrio della salma. «La famiglia di Karamo – spiega Simone Centola, coordinatore dei sevizi di accoglienza per stranieri di Arnera – esprime la volontà di avere vicino a sé Karamo, per sempre questa volta. I suoi amici si sono riuniti, ci hanno dato il triste annuncio, stanno organizzando quel che c’è da fare. Ci tengono sempre aggiornati. Così è possibile dare un contributo affinché si possa far fronte all’ingente somma richiesta nel caso di rimpatrio della salma».

Karamo, come tanti rifugiati politici, è sbarcato con un bagaglio di dolore che piano piano è riuscito a trasformare in coraggio di andare avanti. «Lo abbiamo accolto – scrive un ricordo toccante Centola – quando è giunto a Pisa dopo il lungo viaggio partito dalla sua Guinea Bissau. Aveva attraversato il Sahara, patito le pene dell’inferno in Libia e dato del tu alla morte in mezzo al Mediterraneo. È stato insieme a noi fino al 2021, inseguendo il sogno di veder tramutare la propria sofferenza esistenziale in un pezzo di plastica chiamato permesso di soggiorno elettronico. Poi finalmente l’approdo alla vita reale. Il lavoro come categoria protetta. Le difficoltà quotidiane, le bollette, l’affitto. E la famiglia lontana».

Chi l’ha conosciuto, ha passato dei momenti con lui lo descrive come “il gigante buono col cuore fragile”.

«Tutti ci ricordiamo – continua il responsabile – quante volte siamo stati al suo fianco nel percorso terapeutico e quante volte gli abbiamo detto, tradotto, spiegato quale fosse la buona condotta da adottare. Karamo sapeva ma alla fineil suo cuore l’ha tradito. E noi, in questi giorni, abbiamo pensato a quanto sia triste spegnersi in solitudine, lontano dai propri affetti».

Ed ecco la proposta della campagna di generosità per permettere a Karamo di tornare a casa. Chiunque voglia partecipare può farlo, recandosi presso il negozio Somitalia di Dawda, uno dei suoi migliori amici. Il negozio vende generi alimentari etnici e si trova in via Dante Alighieri. «È possibile contattare Dawda al 366 546 0615. Se qualcuno preferisse – conclude Centola – sono disponibile a raccogliere eventuali contributi per poi consegnarli a Dawda. Basterà scrivermi a s.centola@arnera. net».  

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