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Pisa, dai banchi di scuola alla Biennale: l’opera di Mariasole selezionata a Venezia

di Paola Silvi
Pisa, dai banchi di scuola alla Biennale: l’opera di Mariasole selezionata a Venezia

La studentessa, 17 anni, frequenta il liceo artistico Russoli di Cascina. La sua libreria che può diventare poltrona è stata ammessa all’ultima selezione di metà novembre: «Una bella sorpresa e una soddisfazione»

15 marzo 2023
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CASCINA. Bussole, orologi, tavoli scomponibili, case accessibili e inclusive. Sono diversi, all'avanguardia e super innovativi i 108 progetti selezionati sui 1300 inviati dalle scuole provenienti da ogni parte d'Italia per partecipare alla finale dell'evento New Design alla Biennale di Venezia. Fra questi c'è la chaise longue trasformabile in libreria di Mariasole Ciarla, studentessa del liceo artistico di Cascina.

Dal Russoli alla mostra internazionale di architettura, grazie a Ellisselax, questo il nome del prototipo disegnato e studiato nei minimi particolari dalla liceale. Così se “ogni creazione autentica – scriveva Albert Camus – è un dono al futuro”, questo risultato è un regalo meritato per Mariasole che andrà alla kermesse veneziana a rappresentare la Toscana. «È stata una bellissima sorpresa e una grande soddisfazione – racconta la diciassettenne – arrivata in maniera inaspettata. Prima delle vacanze di Natale il nostro professore di progettazione, Stefano Artigiani, ci propose di partecipare alla manifestazione dedicata ai licei artistici italiani. Ognuno di noi in classe ha ideato un mobile multifunzionale».

I ragazzi si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato a lavorare. Varie le competenze a cui hanno attinto, seguendo passo passo gli insegnamenti appresi dai laboratori di legno e di progettazione. Prima i bozzetti, realizzati a mano libera, poi i disegni esecutivi con il computer e un mix di programmi specifici e, per concludere, i rendering finali. Lo scopo era quello di pianificare prototipi creativi, che mutassero forma, misura, vocazione. Arredi sempre più versatili, in grado di soddisfare necessità eterogenee, frutto di un'approfondita ricerca estetica ed ergonomica. C'è chi ha pensato allora a un comodino che diventa una seduta, chi a un letto che all'occorrenza può essere una scrivania. E poi c'è la libreria ellittica di Mariasole. «È simile a una sedia a sdraio che cambia in base ai bisogni del proprietario. Può essere – dice – appoggiata a una parete e utilizzata come semplice libreria oppure collocata in mezzo a una stanza ed essere una poltrona».

Ecco la chaise longue dal doppio uso per un microcosmo dove tutto è a portata di mano, confortevole ed elegante. Un angolo lettura luminoso e dal design accattivante. «Non a caso – spiega – il nome è una fusione tra ellisse e relax».

Il professore ha scelto dieci studi tra quelli presentati dagli alunni della sua quarta A e proprio in questi giorni sono state rese note le ammissioni alla fase finale della Biennale che si terrà a Venezia il 15 e il 16 novembre. Mariasole è ancora in gara, selezionata per la finalissima. E tiene alto il nome del Russoli.

Fantasia e voglia di sperimentare per una giovane artista che sogna una professione da interior design. «Da grande – aggiunge Mariasole – vorrei lavorare proprio in questo settore, progettando e organizzando gli spazi interni, gli arredamenti, le architetture. A scuola curiamo sia l'aspetto manuale sia quello informatico. Ci stanno preparando per poter scegliere un domani anche la facoltà di architettura. Mi sto trovando davvero bene. Dopo il biennio frequentato a Volterra mi sono trasferita a Cascina per seguire gli indirizzi di legno e design. Anche mia madre è una professionista nella progettazione d'interni e spero di proseguire questo percorso che mi incuriosisce molto. Ma intanto resto con i piedi per terra e cerco di fare del mio meglio».

Per ora Mariasole si gode il traguardo della Biennale e aspetta le prossime indicazioni del prof, ovviamente orgoglioso dei suoi allievi. «Colgo l'occasione – aggiunge il docente Stefano Artigiani – per congratularmi con Mariasole per l'ottimo risultato con tutti i compagni di classe per l'impegno profuso nelle loro opere».


 

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