Il Tirreno

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Il caso

Volantini omofobi a Lajatico: «Il paese non ha bisogno di omosessuali ma di bambini». Il sindaco: «Dopo lo choc abbiamo avvertito le forze dell’ordine» – Video

Volantini omofobi a Lajatico: «Il paese non ha bisogno di omosessuali ma di bambini». Il sindaco: «Dopo lo choc abbiamo avvertito le forze dell’ordine» – Video

Immediata la solidarietà a Barbafieri. I sindaci della Valdera: «Un atto vile e discriminatorio». L’assessora regionale Nardini: «Reagire uniti». In centinaia alla manifestazione in sostegno della comunità

28 febbraio 2023
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LAJATICO. Un volantino a firma Forza Nuova e la richiesta di dimissioni al sindaco, Alessio Barbafieri. Con una chiara matrice omofoba.

IL FATTO

Il caso è scoppiato martedì 28, quando prima su un gruppo social, poi nel paese dell’alta Valdera, sono comparsi alcuni volantini con l’immagine di una famiglia composta da babbo, mamma e due bambini. E sopra di essa la scritta “Lajatico ha bisogno di figli, non di omosessuali”. Quindi la chiusura, sotto all’immagine, “Sindaco dimettiti”. Immediata la solidarietà a Barbafieri da parte dell’intero mondo politico toscano. In tanti hanno partecipato, la sera, alla manifestazione nel teatro del paese contro i flyer che sono stati distribuiti. Presenti le più importanti istituzioni regionali, i sindaci della zona e da tutta la Toscana, oltre a un nutrito gruppo di cittadini.

LA LETTERA DEI SINDACI DELLA VALDERA

Pronta la solidarietà al primo cittadino di Lajatico da tutti i sindaci della Valdera, che hanno diffuso questa lettera: «Come sindaci della Valdera condanniamo con fermezza e indignazione il volantino omofobo diffuso da Forza Nuova nel nostro territorio nel quale viene attaccato il sindaco di Lajatico e lo consideriamo un gesto vergognoso e inaccettabile. Il nostro territorio è caratterizzato da un forte senso di comunità e rispetto per la persona e non tollereremo che questi valori vengano calpestati da forze politiche che provano in qualunque modo a seminare odio e divisione».

La lettera prosegue: «Per questo ci uniamo al sindaco Alessio Barbafieri e a tutte le persone che potrebbero sentirsi offese dal tipo di messaggio veicolato, anche tramite i social network, da questo volantino. Lo riteniamo un atto vile e discriminatorio al quale mostriamo una compattezza e uno spirito di inclusione e rispetto delle differenze che non possono in alcun modo essere messe in discussione. Per questo, già questa sera (martedì 28, ndr) dalle 21, saremo al teatro di Lajatico per esprimere vicinanza politica e umana al primo cittadino. Non esiste alcuna giustificazione per l’odio e la discriminazione e per questo chiediamo a tutti di unirsi a noi nel condannare senza mezzi termini questo gesto inqualificabile».

L’ASSESSORA REGIONALE NARDINI: «REAGIRE UNITI»

Sul caso anche le parole dell’assessora regionale Alessandra Nardini. «Il volantino diffuso da Forza Nuova a Lajatico è schifoso, assolutamente incompatibile con una comunità civile e democratica, intriso di violenza e omofobia». Nardini prosegue: «Tutte le istituzioni e le forze politiche, inclusa la destra democratica, si uniscano in una condanna netta e unanime e nella difesa dei più basilari valori e principi. Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza al sindaco Alessio Barbafieri. Nessun silenzio è ammissibile, nessuno strizzi l'occhio agli omofobi e ai fascisti. Reagiamo uniti, non possiamo tollerare tutto questo».

ANTONIO MAZZEO: «ATTACCO IGNOBILE»

«A Lajatico a causa dei pochi bambini in uscita dalle elementari l'anno prossimo non si farà la classe di prima media. Un gruppo neofascista, sta usando questo problema per attaccare il sindaco Alessio Barbafieri con dei volantini omofobi e indegni, dando la colpa della chiusura della scuola agli omossessuali», sono le parole di Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale della Toscana. «Vorrei esprimere ad Alessio la mia solidarietà politica e soprattutto umana. Questo è un attacco ignobile, vile, e spero che tutte le forze politiche si dissocino ed esprimano la solidarietà ad Alessio. Perché questa non è una critica politica ma è solo omofobia della peggior specie. E va combattuta ogni giorno».

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