Il Tirreno

Pontedera

I tesori di Volterra conquistano la Spagna Prorogata la mostra

Paolo Falconi
I tesori di Volterra conquistano la Spagna Prorogata la mostra

Opere etrusche esposte ad alicante: 15mila visitatori in 3 mesi 

31 dicembre 2021
3 MINUTI DI LETTURA





Paolo Falconi

volterra. «El enorme éxito de visitantes que ha tenido la muestra prorroga la exposición “Etruscos. El amanecer de Roma” en Alicante hasta marzo de 2022». È l’annuncio – in spagnolo – sulla pagina social del museo Marq di Alicante che proroga fino al 20 marzo la mostra dedicata agli etruschi che si è aperta ad agosto.

Un successo. Anche grazie ai 41 reperti mandati dal museo Guarnacci di Volterra per essere ammirati e in qualche caso pure restaurati. Come la ripulitura dell’urna cineraria con Ulisse e le sirene, alcune urne cinerarie con figura femminile, il coperchio di urna cineraria con figura di aruspice. Tutte in alabastro. E anche l’intervento sulla frattura alla cassa di urna cineraria con ratto di Proserpina. Con controllo delle ossidazioni e ripulitura a molti specchi con manico fuso, pissidi con decorazione, bronzetti.

Si tratta di un restauro conservativo e della pulizia straordinaria delle opere in prestito secondo le indicazioni della competente Soprintendenza, per un valore stimato, come recita la delibera votata a suo tempo a palazzo Priori, «di 4mila euro e la disponibilità del richiedente a concedere un fee (una tassa) di 13mila euro per finanziare spese di restauro, allestimento e valorizzazione interni al Museo Guarnacci a titolo di collaborazione tra enti museali e a compensazione dei costi sostenuti dall’amministrazione e dal personale del museo relativi alle procedure amministrative, alla schedatura delle opere, alla preparazione al viaggio, all’attività di studio delle opere».

Un successo insperato, si diceva, se a novembre – sono gli ultimi dati certi – i visitatori alle sale del Marq ammontavano a quasi 15mila. Un numero che supera tutte le nostre aspettative, dicono i dirigenti del museo della località del sud-est della Spagna. Da qui la decisione di portarla fino al 20 marzo.

Di successo parla anche Fabrizio Burchianti, direttore del museo Guarnacci. Il quale si dice «sorpreso» di tali numeri perché «un conto è allestire una mostra che parla della storia di Roma, un altro è presentare il popolo etrusco» di sicuro meno alla portata del grande pubblico. Però è anche vero, come ebbe a sottolineare la curatrice italiana della mostra Giuseppina Cianferoni «senza gli Etruschi non sarebbe esistita la civiltà romana». La mostra spagnola è rivolta «a tutti i tipi di pubblico ed è accompagnata da materiale didattico e audiovisivo. La sua sfida è fornire un’immagine generale della cultura e dei costumi del popolo etrusco e mostrare il loro ruolo nel Mediterraneo e l’eredità unica che hanno lasciato ai romani».

Una sfida che ha coinvolto con successo gli studenti di Alicante con manifestazioni e progetti in presenza in quelle sale dove è esposta una selezione di oggetti che «consentono di ripercorrere gli argomenti salienti della civiltà etrusca, sottolineando quali e quanti contributi questa civiltà abbia trasmesso al mondo romano», commenta Elena Sorge della Soprintendenza archeologica. Alcuni sono davvero di una eccellenza unica, come il coperchio di urna cineraria con figura femminile, il ratto di Persefone, e tutta la serie di piccoli oggetti come gli specchi bronzei. Insomma, anche se il museo volterrano resta chiuso per restauri, in questo modo esporta e fa ammirare le sue bellezze. «I lavori nei nostri ambienti – sottolinea Burchianti – andranno avanti fino a primavera, presumibilmente saremo operativi a Pasqua». Allora sarà ancora più certa e quantificabile la portata del concetto di “Guarnacci museo diffuso” che sta prendendo sempre più quota. E fortemente voluto dall’amministrazione comunale. Infatti Dario Danti, assessore alle Culture a palazzo Priori commenta: «Siamo felici della prosecuzione di questa collaborazione con Alicante. Continua il nostro percorso per un Guarnacci diffuso a livello regionale, nazionale e internazionale. Tanti sono i progetti in cantiere per il 2022 quando Volterra sarà la prima Città toscana della cultura».

© RIPRODUZIONE RISERVATA



Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni