Il Tirreno

Leonardo ora ha un laboratorio tutto suo

Leonardo ora ha un laboratorio tutto suo

Uno spazio del Montale dedicato allo studente morto: «Ci hai fatto apprezzare la bellezza della vita»

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PONTEDERA. Al liceo Montale di Pontedera, si è svolta la cerimonia di intitolazione del "Laboratorio della creatività" a Leonardo Papini, studente di Castelfranco di Sotto, che frequentava il liceo linguistico, scomparso a soli 18 anni, nell’agosto 2015, a causa di una malattia contro la quale aveva combattuto per anni.

Leonardo era uno studente modello, sempre impegnato nello studio e desideroso di apprendere ed ha affrontato con coraggio tutte le difficoltà che la vita gli ha presentato.

La frase che più lo rappresentava e che lui stesso aveva postato sul suo profilo facebook era "non bisogna mai arrendersi di fronte alle difficoltà", e questa frase, come incoraggiamento ai ragazzi e insegnamento di vita, è stata trascritta, anche per volontà della famiglia, sulla targa commemorativa.

Il laboratorio è stato realizzato col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, della famiglia Papini e della scuola; è uno spazio polivalente, all'interno del quale potranno essere svolte attività inclusive di tipo manuale, musicoterapico, motorio, pittorico ecc, che vedranno coinvolti tutti gli studenti, diversamente abili e non.

Il taglio del nastro è stato preceduto da un breve momento di ricordo dello studente, in aula Costellazioni, alla presenza della dirigente scolastica Lucia Orsini, dell'assessora all'istruzione del Comune di Pontedera, Liviana Canovai, dell'ingegnere Carluccio e del geometra Dell'Hoste, in rappresentanza dell'amministrazione provinciale, dei genitori, dei parenti, degli amici, dei compagni di classe e dei docenti di Leonardo.

Così lo ricorda chi lo ha conosciuto: «A chi ha avuto la fortuna di conoscerti hai riempito la vita di regali; a chi piangeva hai insegnato l'importanza del sorriso, a chi si dava per sconfitto hai mostrato che si può e si deve combattere come guerrieri anche contro i mostri più orribili; a chi era scontento di se stesso e del proprio corpo hai fatto vedere come si può essere leggeri e volare anche con una carrozzina pesantissima... e anche adesso voli, come fanno gli angeli, leggero, con il tuo sorriso, con la tua forza, con il tuo coraggio per continuare a farci apprezzare la bellezza della vita. Grazie Leo».