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Con il Fanfulla la Pistoiese a caccia del settimo sigillo

di Stefano Baccelli
Capitan Caponi va a festeggiare sotto la curva dei tifosi arancioni (fotoNucci)
Capitan Caponi va a festeggiare sotto la curva dei tifosi arancioni (fotoNucci)

Le sei vittorie consecutive hanno ridotto il distacco dalla capolista Giana a soli due punt

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PISTOIA. Mister Consonni è il ritratto del pragmatismo. Esce da sei vittorie consecutive che facevano seguito ad altri eccezionali filotti. Tuttavia capisce che non è il caso di manifestare spavalderia. Guida una squadra inesperta, che grazie a un lavoro eccezionale (suo e del suo staff) sta facendo ottime cose.

Eppure già dopo il successo di Agliana, il tecnico ebbe a dichiarare che a nulla varrebbero gli straordinari risultati ottenuti senza vincere il campionato. In realtà ciò non è vero in assoluto, perché l’opera compiuta già colloca sia il mister che tanti giocatori in una dimensione importante. L’allenatore è infatti nel mirino di club di categorie superiori, come lo sono vari calciatori, primi fra tutti: Caponi, che non si capisce cosa ci faccia in serie D, Davì, Mehic, Macrì e Arcuri.

In ogni caso c’è da chiudere la stagione con il trionfo e quindi l’allenatore getta acqua sul fuoco degli entusiasmi e pensa alla partita di oggi contro il Fanfulla (ore 14,30) come se dovese affrontare una finale di Champions League. «Il percorso compiuto è ottimo – ammette – tuttavia siamo chiamati ad affrontare una squadra che ha fatto bene all’andata e che ha alle spalle una società gloriosa. Mi dispiace – prosegue – per l’esonero di Bonazzoli (due giornate fa). Con lui prosegue – ho frequentato il corso Uefa A a Coverciano. Non conosco Maspero (il tecnico subentrato) ma ho visto le sue due partite da quando è arrivato. Da giocatore – analizza – pure lui ha avuto una carriera importante. Nelle due partite di cui parliamo abbiamo visto un Fanfulla propositivo, che gioca al calcio. Contro il Carpi non hanno demeritato pur perdendo». L’allenatore della Pistoiese intanto si gode il recupero di Viscomi, che è un difensore roccioso e indomito, ma anche uno in possesso del lancio lungo dalle retrovie che fa ripartire la squadra. In settimana il giocatore ha lavorato con Falasca ed è di nuovo tra i convocati. I soli assenti sono tre giovani che hanno giocato pochissimo oppure non sono mai scesi in campo: Ennasry, Benasquista e Festa. Difficile trovare difetti o punti deboli in una squadra che da quando è alle sue dipendenze è tra le più prolifiche d’Italia. Eppure Consonni spacca il capello in quattro e trova il pelo nell’uovo: «Servirebbe più cattiveria quando possiamo chiudere le partite. Una squadra dominante dovrebbe avere più possesso palla. Comunque abbiamo dimostrato di saper soffrire e ripartire, non avendo l’esperienza per gestire. In ogni caso anche i giovani sono cresciuti caratterialmente e ci stanno dando una grossa mano. I problemi sul primo controllo verso l’interno non li abbiamo più. Abbiamo lavorato per aprire il controllo verso l’esterno e proporci. Adesso i ragazzi lo stanno facendo. Hanno accorciato il tempo e stanno migliorando tanto. Ciò accade anche in fase offensiva».

Infine l’allenatore della Pistoiese, a proposito dei suoi giovani da bravo maestro precisa: «Esistono le categorie. Ora va bene così ma se vogliono salire devono migliorare ancora».


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