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Compie 90 anni l’Albergo Sichi: «Nato qui il turismo dei gruppi»

di Carlo Bardini

	L’Albergo Sichi; Gregorio, Sandra e Pamela Ceccarelli
L’Albergo Sichi; Gregorio, Sandra e Pamela Ceccarelli

Aperto nel 1935 è stato a lungo gestito da Carluccio Ceccarelli e ora dai figli

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PIAN DEGLI ONTANI. Il piccolo emporio paesano si trasformò in locanda e successivamente subì costanti ampliamenti fino a diventare l'attuale Albergo Sichi di Pian degli Ontani. Una struttura ricettiva che ha segnato la storia di un paese ma anche della montagna pistoiese.

Soprattutto da quando Carluccio Ceccarelli, con il suo sguardo lungimirante da imprenditore “futurista” capì che bisognava trasformare il classico turismo in una forma diversa, quella dell'aggregazione, vuoi sportiva, sociale o di altro tipo. Domani questo albergo compie 90 anni di vita, grazie a quattro generazioni che si sono tramandate lo scettro di gestori che hanno saputo dargli sempre una nuova spinta per stare sul mercato ed essere competitivi. Attualmente a circondurre la struttura sono i fratelli Gregorio e Pamela Ceccarelli con la madre Sandra. Ma facendo un salto nel passato bisogna ricordare Candida e Francesco Sichi (erano gli zii della nonna degli attuali gestori nda), quando nel 1932, decidono di aprire un piccolo emporio paesano, a Pian degli Ontani. Un luogo essenziale, fatto di generi alimentari, di relazioni quotidiane e di stalle per i muli dei vettorini che attraversano il territorio. Attorno a quel banco nasce subito qualcosa che va oltre il commercio: un punto di incontro, di ristoro e di accoglienza per chi vive e attraversa la zona. «All'epoca il turismo era prevalentemente estivo – spiega Pamela – perché d'inverno faceva talmente tanta neve che risultava impossibile gestire i turisti».

Dopo la partenza, nel 1935, l’emporio si trasforma naturalmente in locanda: nasce così l’Albergo Sichi, che nel tempo evolve assieme al territorio. Da spaccio di paese a punto di ristoro per i viaggiatori, poi affittacamere, ristorante e infine hotel nel secondo dopoguerra. L’attività cresce mantenendo intatto il suo ruolo di riferimento sociale e umano. «Col tempo naturalmente – spiega ancora la figlia di Carluccio– la struttura ha subito adeguamenti ed ampliamenti. Poi con i vicini impianti di risalita che sorsero, si avviò anche un importante turismo invernale». Un grande impulso arrivò alcuni decenni fa. «Fu mio padre Carluccio che capì ad un certo il punto che la formula classica di turismo doveva cambiare e si specializzò su quello di gruppi. Sportivi, anziani, di musica. Adesso siamo capaci di lavorare tutto l'anno».

L'anniversario è triplice. Ci sono anche i 40 anni di “Non solo Bar”, frequentatissima sala polivalente, ed i 20 anni della Baracchina Veleno, l’amato chioschetto immerso nel parco e divenuto nel tempo punto di incontro per tante generazioni diverse. «È un orgoglio – spiega Pamela Ceccarelli – portare avanti la storia della mia famiglia e dell’Albergo Sichi, che da così tanto tempo continua ad essere un luogo di accoglienza e convivialità. Per noi questo è un impegno che non si è mai interrotto, nonostante alcuni momenti complessi, come quelli dettati dalle difficoltà generate dalla pandemia e dalla scomparsa di nostro padre. Abbiamo continuato ad investire sul territorio, e continueremo a farlo. In quella fase drammatica del Covid avemmo un momento di incertezza. Ma chiudere una struttura come questa avrebbe inciso negativamente anche sull'economia del paese, e abbiamo deciso di proseguire».

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