Pavana piange Fausto Savigni, imprenditore che esportava carni in tutto il mondo
Aveva 75 anni ed era ricoverato all’ospedale Careggi di Firenze. Il ricordo del figlio: «Aveva un carattere sempre gioioso e ha cercato sempre di fare molto per gli altri»
SAMBUCA. Da oggi Pavana sarà più povera avendo perso un suo concittadino, un imprenditore che dalla piccola realtà di montagna, ha saputo avere la “grande visione” di ingrandire la realtà commerciale paesana di macelleria facendola conoscere in tutto il mondo. Fausto Savigni è deceduto domenica sera poco dopo le 19 all’ospedale di Careggi a Firenze dove era ricoverato.
Nato a Bagni di Lucca 75 anni fa, le sue radici sono sempre state pavanesi e qui ha sviluppato la sua attività professionale. Molto conosciuto, assieme alla sua famiglia, anche sulla montagna pistoiese, grazie a investimenti molto importanti fatti con la realizzazione dell’azienda Bonaria.
Nel paese di Francesco Guccini, l’attività commerciale dei Savigni è una presenza storica e radicata negli anni, fino ad arrivare ai giorni nostri che, grazie all’impegno di Fausto e dei figli, è andata al di là dei confini nazionali con l’esportazione e non solo. «È stato mio padre – spiega il figlio Niccolò – a dare la svolta importante all’attività. Ha sempre lavorato con la macellazione delle carni, prima a Pavana, con la filiera corta, successivamente con l’azienda agricola e poi con il salumificio. E negli ultimi anni avendo contatti con diversi paesi europei».
Fausto Savigni, uomo con una grande visione commerciale, ha avuto forse una spinta interiore maggiore visto che i due figli Niccolò e Milito, hanno sviluppato la sua stessa passione. Ma aveva anche un grande senso di solidarietà e di impegno nel sociale che da diversi decenni lo concretizzava al servizio degli altri. «Aveva un carattere sempre gioioso – aggiunge il figlio – e ha cercato sempre di fare molto per gli altri. Ad esempio per 40 anni è stato volontario nei vigili del fuoco di Porretta Terme e poi capo distaccamento del corpo volontario di Gaggio Montano. Ci entrò negli anni Settanta».
Al dolore della famiglia si unisce anche l’amministrazione comunale di Sambuca. «A nome mio personale – dice il sindaco Marco Breschi – del consiglio comunale e di tutta la comunità di Sambuca, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia di Fausto Savigni per la sua scomparsa. La nostra comunità perde una figura di grande valore umano e professionale. Con il suo lavoro e la sua intraprendenza Fausto ha saputo rappresentare un esempio concreto di come, anche nei territori di montagna, si possa fare impresa con visione, competenza e successo, rimanendo fedele alle proprie origini. Il suo impegno e la sua passione continueranno a essere un punto di riferimento per tutti coloro che credono nello sviluppo e nel futuro della nostra montagna. Alla famiglia Savigni giungano la vicinanza e la gratitudine dell’intera comunità di Sambuca».
Poi aggiunge: «Nel nostro cuore c’è la volontà di pensare a qualcosa perché il suo nome rimanga un ricordo per tutti. Ma sarà una decisione che sarà presa in accordo alla famiglia, quando il momento sarà maturo». I funerali di Fausto Savigni si svolgeranno il 10 dicembre alle 14,30 nella chiesa di Pavana e sarà accompagnato dalla presenza dei mezzi dei vigili del fuoco. Ai figli Niccolò e Mileto, ai nipoti e alla moglie Paola, il cordoglio della nostra redazione.
