Autista del bus ucciso, la procura: «Il sasso è stato fatale, è un omicidio in concorso»
Così il procuratore Paolo Auriemma sulla morte di Raffaele Marianella: «Vicenda estranea con ambienti politici»
PISTOIA. «Da una prima relazione del medico legale, è emerso che la morte dell’autista è stata causata dal sasso. Dopo il referto definitivo dell’autopsia avremo maggiori elementi su tutta la dinamica». Così il procuratore capo di Rieti, Paolo Auriemma, durante la conferenza stampa in procura in seguito alla convalida dei fermi dei tre ultras della Curva Terminillo, che dopo la partita di basket con il Pistoia hanno assaltato il bus prendendolo a sassate. Una pietra ha sfondato il parabrezza anteriore del bus e ha colpito, uccidendolo, Raffaele Marianella, 65 anni, secondo autista del mezzo su cui viaggiavano 45 tifosi del Pistoia.
Concorso in omicidio
Auriemma spiega: «Una persona sola ha lanciato il sasso letale ma noi contestiamo il concorso in omicidio perché gli altri fermati hanno avuto un comportamento attivo. Contestiamo come aggravante quella dei futili motivi, riconosciuta anche dal gip».
«Politica estranea»
«Questa vicenda non ha a che fare con ambienti politici, il vissuto dei singoli indagati non interessa alle indagini. Non leghiamo questa vicenda alla politica». Lo ha detto ancora il procuratore capo di Rieti Paolo Auriemma.
Le indagini
«Le indagini proseguono e vanno avanti. Abbiamo risposto con rapidità a questo episodio e abbiamo restituito sicurezza alla cittadinanza. I fermi sono stati convalidati e il Gip ha applicato la misura cautelare».
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