Pisa verso il super derby, Gila: «Con la Fiorentina i complimenti devono diventare punti»
La gara di Torino conferma la tenuta difensiva ma l’attacco resta sterile per i nerazzurri di mister Alberto Gilardino
PISA. Dalla Coppa al campionato il Pisa va a caccia della scossa per poter accendere questo inizio di stagione. E quale migliore occasione è quella di provare a sbloccarsi contro la Fiorentina. In sei partite ufficiali tra Coppa Italia e Serie A il Pisa non ha mai vinto al novantesimo. L’unico successo è arrivato ai rigori contro il Cesena al primo turno di Coppa Italia. Rigori solo sfiorati in casa del Torino con la grande occasione di Tramoni a fil di sirena. E siamo di nuovo a raccontare di una sconfitta di misura, la quarta, con una squadra che non va alla deriva ma che non riesce ad essere concreta negli ultimi metri.
In ottica della partita con la Fiorentina è stato fatto un massiccio turn over anche per vedere all’opera quei giocatori che hanno giocato meno finora. A cominciare da Vural che ha decisamente impressionato in maniera favorevole, ma anche di Raul Albiol che non giocava dallo scorso dicembre e che con i suoi 40 anni e 21 giorni è il giocatore più “vecchio” ad aver esordito in una gara professionistica con la maglia del Pisa.
«Era importante vedere in campo Albiol ma al di là dello spagnolo, e di Cuadrado, a Torino c’erano tanti ragazzi che hanno bisogno di un percorso naturale di crescita – ha detto Gilardino –. Sono arrivati segnali positivi anche da chi è entrato, compreso Buffon. L’impatto di Vural mi è piaciuto molto proprio perché veniva da un lungo infortunio».
Una certezza in più è arrivata dal modulo. Con la conferma del 3-5-2 anche se con una squadra decisamente diversa da quella di Napoli, e anche da quella che andrà in campo con la Fiorentina, Gilardino dovrebbe essere passato definitivamente al suo modulo preferito.
La musica però non è cambiata. La squadra è sempre in partita ma è poco concreta, la prima vera occasione e parata di Paleari è arrivata al 95’, e come cala un minimo l’attenzione gli altri ti puniscono.
Non tutti tra quelli che si sono visti meno hanno convinto, compreso uno dei trascinatori della passata stagione come Piccinini. A Torino Meister (per lui già tre partite da titolare) ha confermato di essere in difficoltà in questa fase iniziale della stagione. Certo gli arrivano pochi palloni buoni ma neppure lui fa molto per smarcarsi. Al contrario Lorran, alla prima da titolare, era andato in gol come a Napoli quando era subentrato nel finale. Peccato fosse in fuorigioco. Il brasiliano classe 2006 però potrebbe diventare un’arma in più per Gilardino. Qualche difficoltà in più per il giovanissimo Mbambi, ma ci poteva stare visto che era all’esordio tra i professionisti in Italia.
Ma adesso non c’è tempo per pensare all’eliminazione in Coppa e a questo inizio difficile. Lo spiega lo stesso Gilardino: «Abbiamo pochissimo tempo per preparare l’incontro di domenica 28 settembre. Sono convinto che faremo una grande partita con la Fiorentina. Dobbiamo trasformare i complimenti in punti. Io sono convinto che continuando a lavorare in questo modo i risultati arriveranno».
Anche l’esterno sinistro nerazzurro Samuele Angori ha parlato della sfida con la Fiorentina: «È una partita importante e ha un peso un po’ diverso per tanti motivi. Tutti i pisani aspettano questa partita da 34 anni e sarà emozionante giocarla in casa nostra. Sarà molto difficile, anche loro non sono partiti molto bene. Hanno solo un punto più di noi. Siamo una squadra con tanti ragazzi alla prima esperienza in serie A e dobbiamo continuare a lavorare duro e sono convinto che questa prima vittoria in A arriverà il prima possibile».
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