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Atalanta-Pisa, per Gilardino c’è subito la tegola Lind. «Per noi oggi inizia una maratona»

di Andrea Chiavacci
Atalanta-Pisa, per Gilardino c’è subito la tegola Lind. «Per noi oggi inizia una maratona»

L’attaccante danese colpito dall’influenza. Possibile debutto in massima serie per 6 giocatori. Circa mille i tifosi nerazzurri

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PISA. Determinazione, voglia di soffrire, senso di responsabilità, emozioni. Sì perché quando sei chiamato ad allenare una squadra che non gioca in serie A da 34 anni un po’ di emozione la senti anche se hai alzato una Coppa del Mondo come Alberto Gilardino.

Il tecnico nerazzurro si presenta all'Hotel Continental di Tirrenia, in leggero anticipo sull'orario previsto, per parlare della sfida con l'Atalanta di domani sera, domenica 24 agosto, alle 20,45 allo stadio di Bergamo.

Manca Lind

Purtroppo c'è subito da segnalare un'assenza pesante. « La squadra ha lavorato bene in settimana ma purtroppo oltre ai giocatori già indisponibili come Lusuardi, Vural ed Esteves dobbiamo fare a meno anche di Lind a causa dell'influenza». Assenza pesante in attacco, quindi. Gila però non si scompone. «Questi ragazzi mettono in campo quotidianamente determinazione e spirito, grande umiltà. Questo è quello che ci deve contraddistinguere in questa stagione. Dopo 34 anni questo esordio si vive con grande responsabilità. Una responsabilità che però deve essere piacevole e vista ed affrontata nel modo giusto. Dovremo essere come dei maratoneti, chilometro dopo chilometro dobbiamo pensare a raggiungere l'obiettivo. Consapevoli che i primi passi saranno importanti ma non decisivi». Ci sarà grande emozione anche per chi sarà all'esordio in serie A.

Potrebbero essere addirittura in sei a cominciare da quello che da più anni indossa questa maglia. «Marin è un giocatore che è qui dal 2018 – spiega Gilardino –. Ha vinto in C e in B ma non c'è solo lui. Questo è un grande segno di riconoscenza da parte della società da una parte, un senso di grande responsabilità dei miei giocatori verso questa maglia. Devono viverla nel modo giusto». Gilardino poi sposta l'obiettivo: «Tanti pronostici sono contro di noi, ma questa dev’essere uno stimolo per la squadra. Sappiamo che ci sono due campionati in uno. Sappiamo cosa dobbiamo fare. Se sono venuto a Pisa è perché voglio la salvezza con tutte le mie forze».

L'esperienza

Si batte molto sul tasto dell'esperienza e della conoscenza della categoria. «Ci affacciamo alla prima partita in A con il gruppo storico che arriva dalla serie B e molto probabilmente giocheremo dal 1' con un solo giocatore nuovo e gli altri pronti a subentrare. Ci deve essere il desiderio da parte di tutti, forte, che possiamo stare in questa categoria. Dobbiamo arrivarci attraverso l'atteggiamento, le situazioni tattiche, la voglia di soffrire e la tecnica. Se l'Atalanta ci concederà degli spazi dobbiamo avere coraggio e personalità con il pallone tra i piedi. Dobbiamo essere molto concreti».

L'avversaria

Il primo scoglio mette di fronte il Pisa a una squadra di alto livello. «L'Atalanta ha cambiato guida tecnica, ma la struttura della società è ben precisa e si conosce bene la loro forza. Juric è un allenatore simile a Gasperini nel modo di pensare. È una squadra fisica, che sa giocare a calcio. Giocano uno contro uno in molte zone di campo. Lo sappiamo, li conosciamo molto bene».

Gilardino invece non dà troppa importanza al modulo di gioco che sarà ancora il 3-4-2-1. «Non sono importanti i numeri, ma l'interpretazione della partita. Conterà moltissimo la disponibilità al sacrificio e l'occupazione degli spazi. Si può costruire con un modulo e difendersi con un altro. Non è questo che farà la differenza».

Mercato e tifosi

Sul mercato il tecnico taglia corto: «Sappiamo cosa dobbiamo fare. Ci sentiamo sempre con i direttori. Io per il momento preferisco non parlare di mercato e concentrarmi sull'Atalanta. Se parlo di mercato sminuirei il valore di una partita così importante. Avremo modo di valutare nei gironi successivi alla partita».

Poi Gilardino torna sulle emozioni e si rivolge ai tifosi. «La Curva è importante. I tifosi saranno indispensabili. Sia in casa che fuori. Questi ragazzi hanno bisogno del loro supporto e del loro appoggio. Sappiamo quanto amano questa maglia e questo è un motivo in più per andare a battagliare partita dopo partita». A Bergamo, dove servirà la tessera del tifoso, saranno circa in mille nel settore ospiti.

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