Raimondi scommette sul Pisa: «Questa squadra può farcela»
L’ex nerazzurro è in città ma preferisce non andare al Picco per il big match: «Finora ho seguito le partite in tv e ovviamente continuerò a fare così»
PISA. Per carattere e personalità uno dei calciatori più amati della storia recente del Pisa. L'argentino Diego Gabriel Raimondi, classe 1977 e allenatore reduce da un'esperienza nello staff di Diego Alonso al Panathinaikos, è in questi giorni in città e parla della super-sfida con lo Spezia.
Come arriva il Pisa a questa partita chiave?
«Anche se nell'ultimo turno è arrivata la sconfitta contro il Sassuolo penso che la squadra stia facendo un percorso strepitoso. Il secondo tempo del Pisa a Reggio Emilia è stato all'altezza e porta fiducia in vista della partita con lo Spezia che nell'ultimo turno ha recuperato solo un punto».
Cosa le piace di più della squadra nerazzurra?
«La compattezza. Una solidità che sta arrivando grazie ai risultati. Una squadra a cui con il passare del tempo è diventato difficile fare male e che ha tante soluzioni per colpire gli avversari. Merito anche di un allenatore che ha saputo dare un'identità alla squadra come Inzaghi. La società ha lavorato bene ed è cresciuta anche grazie a stagioni meno positive. Ma è tutto l'ambiente che mi sembra maturo».
Quella di Spezia è la partita decisiva?
« Io penso di sì. Se il Pisa riesce a vincere mette un solco importante sullo Spezia e anche sulle altre inseguitrici. La quarta è già adesso a 14 punti. In B mai dire mai, mancheranno ancora nove giornate, ma in caso di vittoria il sogno sarebbe sempre più vicino. Ovviamente bisogna fare attenzione perché lo Spezia è un ottima squadra. E quello che vale per Inzaghi a Pisa vale per D'Angelo a Spezia. A Luca con il Pisa è mancato quel pizzico di fortuna per realizzare il sogno della promozione. Un traguardo che avrebbe meritato per quello che ha fatto in cinque anni a Pisa».
Che partita si aspetta?
«Una partita molto strategica proprio per le caratteristiche dei due allenatori. Sanno sempre inventare qualche mossa a sorpresa e sanno leggere le partite. La strategia sarà fondamentale».
E i singoli possono fare la differenza?
«Difficile fare dei nomi perché sono due squadre di qualità. Parlando del Pisa posso dire che sono tanti i giocatori che mi piacciono. Moreo sta facendo un campionato eccezionale e poi con Tramoni, e adesso anche con il ritorno di Morutan, il tasso tecnico è davvero alto. Ma mi pace che in questa squadra ci sono tanti giocatori che si sono ritagliati spazi importanti partendo non come possibili titolari. Uno di questi è Piccinini. E non c'è solo lui. Sono convinto che Meister prima o poi verrà fuori. E' un attaccante giovane, può dare molto alla squadra».
E nello Spezia a chi bisogna prestare maggiore attenzione?
«Sicuramente in queste partite l'esperienza è fondamentale. Se Lapadula partirà dall'inizio è un giocatore che ti può creare grande difficoltà. Invece, se sarà a disposizione, un altro giocatore da tenere d'occhio è Falcinelli che conosco bene ai tempi in cui lavoravo al Bologna».
Domenica ci saranno pochi tifosi a causa della tessera e lo stadio praticamente sarà quasi tutto dalla parte dello Spezia, può incidere?
«Non credo. Quando una squadra è forte e ha una certa mentalità può vincere anche in situazioni apparentemente difficili. E il Pisa di Inzaghi ha le carte in regola per poterlo fare».
La rivedremo allo stadio?
«In questi giorni sono a Pisa a rilassarmi, ma poi ripartirò subito. Siccome in questa stagione le partite le ho viste in televisione, continuerò a fare così. Chi come me in passato ha indossato questa maglia, questi colori, per tanti anni sa cosa vuol dire. Vuoi bene al Pisa anche quando non ci giochi più. E a me piace parlare più di presente e futuro che del passato. Ed è per questo che spero davvero tanto che a fine stagione si possa realizzare questo sogno».