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Serie B

Sono i numeri a bocciare il Pisa

di Andrea Chiavacci
Il gol partita di Johnsen che si presenta solo davanti a Nicolas e lo infila regalando la vittoria al suo Venezia
Il gol partita di Johnsen che si presenta solo davanti a Nicolas e lo infila regalando la vittoria al suo Venezia

Solo un punto in più rispetto alla scorsa stagione e il dato dei gol fatti (-7) è crollato. La media si è abbassata a 1.09 a partita e la proiezione finale non porta la tranquillità

31 ottobre 2023
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PISA. Se da una parte è giusto credere in un progetto abbracciato questa estate con un tecnico esordiente in B e un modo nuovo di giocare e di pensare il calcio, dall'altro non vanno nascosti gli errori fatti e i problemi che il Pisa sta affrontando in questo suo complicato percorso di crescita. Dodici punti in undici partite sono decisamente pochi. Le due sconfitte ravvicinate con Lecco e Venezia, già cinque le gare perse in questa stagione, dicono che al momento è più giusto guardarsi le spalle che fare voli pindarici. Anche se ci sono 27 partite ancora da giocare.

Solo un punto in più

Il metro di paragone è il campionato 2022/-2023. Se Rolando Maran aveva fatto appena due punti in sei partite, il ritorno di Luca D'Angelo aveva invertito la rotta in breve tempo. All'undicesima giornata il Pisa aveva infatti 11 punti contro i 12 attuali. Dopo lo 0-0 di Benevento il Pisa era quint'ultimo assieme al Cosenza, poi battuto 3-1 nella giornata seguente, mentre in questa stagione è quattordicesimo assieme all'Ascoli. A meno quattro dalla zona playoff e a più quattro su quella playout. Ma vanno fatti dei distinguo. Lo Spezia, costruito per la A, è la prima squadra in zona rossa con 8 punti ma deve recuperare una partita. Mentre il lecco, reduce dalle vittorie di Pisa e Palermo, è a quota 7 assieme alla Sampdoria ma con due gare in meno. E davanti al Pisa a 13 punti c'è anche il Brescia che ha perso le ultime 2 gare ma deve recuperare 2 partite. La media punti è calata a 1,09 punti a partita e La proiezione finle porta a 41. Nella passata stagione sarebbe bastato per salvarsi ma con 1 solo punto di vantaggio su Cosenza e Brescia andate al playout.

Sette gol in meno

Il Pisa di questa stagione segna ben sette gol in meno di quello di dodici mesi fa che era già a quota 17 reti fatte. Maran e D'Angelo avevano mandato in gol dieci giocatori diversi e Gliozzi aveva già realizzato cinque reti. Torregrossa, in tre spezzoni di partita, aveva già realizzato tre reti. Quest'anno, con un minutaggio simile, non ha ancora segnato e continua ad avere qualche problema a livello fisico. Con Aquilani vanno in gol nove giocatori diversi, non pochi, ma solo Mattia Valoti ha realizzato 2 reti. Entrambe su rigore.

Una sconfitta in più

In questa stagione il Pisa ha già perso 5 volte, mentre in quella passata era ferma ai 4 ko di Maran. E ci restò per tutta l’andata visto che proprio in autunno arrivò il cambio di passo. Con la squadra che chiuse 5ª a 29 punti il girone ascendente. Il tutto prima del clamoroso crollo finale. Inutile dire che serve in fretta un cambio di passo. Anche in difesa. La squadra subisce meno gol dell’anno scorso, 12 contro 17, ma ne prende di evitabili. Come il secondo di domenica scorsa a Venezia quando Johnsen si è infilato troppo facilmente nel corridoio centrale. Fa meglio Nicolas che quest'anno ha già blindato la volta in 4 occasioni contro 1 della passata stagione (0-0 col Parma all'Arena). Nel nulla di fatto di Benevento in porta c'era Livieri. Il tempo per rimediare c'è , il rimedio però va trovato in fretta. Tra due mesi poi il mercato di gennaio darà alla società l'opportunità di migliorare una squadra che è sempre alle prese con tanti, troppi infortuni.


 

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