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Pisa, precipita da un balcone e muore a 39 anni. Il mistero del biglietto trovato in tasca e quel bagaglio sparito

Le “Torri” di Tor Bella Monaca a Roma
Le “Torri” di Tor Bella Monaca a Roma

Il fatto è accaduto a Roma, città natale dell’uomo che era residente a Pisa: trovati anche soldi in contanti e due telefoni

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PISA. Una fine tragica, con molti contorni ancora tutti da chiarire. È quella di un uomo di 39 anni, assistente di volo in una compagnia aerea, nato a Roma ma residente a Pisa che lunedì scorso – 6 ottobre – è morto cadendo dal balcone di un terrazzo nella capitale. Spetterà ora agli investigatori chiarire le cause della tragedia, visto che – al momento – non è escluso né il gesto volontario né una spinta da parte di un’altra persone.

Secondo quanto si è potuto ricostruire, il corpo dell’uomo è stato rinvenuto da una coppia nel quartiere di Tor Bella Monaca, nella zona est della città. In particolare la coppia si è imbattuta nel cadavere intorno alle 11, ai piedi di una delle cosiddette “torri” di via dell’Archeologia: si tratta di una serie di alloggi popolari che si trovano in una zona nota per essere una piazza importante per lo spaccio della metropoli romana.

Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi, ma per l’uomo non c’era niente da fare: troppo gravi le ferite per quella che è apparsa subito essere stata una caduta da uno dei tanti balconi del complesso. Sul posto sono poi arrivati gli uomini della questura di Roma, che hanno immediatamente iniziato le indagini, coordinate dalla procura locale. Il primo passo è stata l’identificazione: l’uomo era arrivato da poco in città con un volo da Francoforte.

Nelle tasche aveva un biglietto per ritirare un bagaglio, e qui si innesta un giallo dentro il giallo: ancora, infatti, gli investigatori della polizia non sono riusciti a rintracciarlo. Sul corpo del morto sono stati poi trovati due telefoni cellulari e una somma di denaro in contante. Fra le ipotesi che in queste ore vengono battute c’è quella di un fatto collegato allo spaccio di droga che, come detto, è diffuso nella zona.

Tuttavia secondo le testimonianze raccolte l’assistente di volo non sembra essere un volto conosciuto nella zona. Non potendo escludere né la possibilità di un suicidio né quella di un’aggressione finita con un omicidio, la procura ha disposto l’autopsia per cercare di gettare un raggio di luce su quello che al momento è un oscuro enigma.

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