Il Tirreno

Pisa

Il caso

Furto di attrezzi dai camion nella sede dei vigili del fuoco a Pisa: cosa preoccupa del raid

di Sabrina Chiellini
Vigili del fuoco al lavoro
Vigili del fuoco al lavoro

Irruzione notturna nella caserma: i ladri hanno preso strumenti da taglio e divaricatori elettrici che possono essere utilizzati per scopi criminali

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PISA. Un furto che ha dell’incredibile. È quello che è avvenuto alcuni giorni fa nella sede centrale dei vigili del fuoco a Pisa. Durante la notte (il comando è presidiato 24 ore su 24) i ladri sono entrati nei piazzali della caserma e hanno saccheggiato due camion allestiti per il pronto intervento, per la sicurezza dei cittadini della provincia. Un furto, stando a quanto è emerso, messo in atto da professionisti e che ha lasciato sconcertati gli stessi vigili del fuoco. In particolare quelli che erano in servizio quella notte.

Di solito, infatti, il personale esce nel cortile, tra una chiamata e l’altra. Neppure il rischio di “incrociare” uno dei pompieri al lavoro ha spaventato i malviventi che hanno preso attrezzature da taglio e divaricatori, oggetti ben precisi. Tutta una serie di attrezzature che possono essere utili anche per aprire casseforti, bancomat o negli assalti alle gioiellerie e ai portavalori. Anche se ovviamente i vigili del fuoco li hanno acquistati e li utilizzano nei soccorsi, in particolare in seguito agli incidenti stradali.

L’incursione dei ladri ha lasciato il segno anche se le prime indicazioni sono state quelle di non divulgare la notizia che avrà sicuramente un certo impatto nei cittadini. A distanza di giorni però qualcosa è trapelato. Furti simili sono avvenuti in altri comandi dei vigili del fuoco sul territorio e nel vicino distaccamento volontario di Lari. Sui raid sono in corso le indagini delle forze di polizia che sono intervenute la mattina in cui sono stati trovati i due camion aperti.

Sui recenti furti sono intervenuti i sindacati per segnalare che si tratta di eventi gravi che mettono a rischio la sicurezza e l’efficienza dei servizi di emergenza, comportando danni economici e operativi significativi a causa della sottrazione di attrezzature indispensabili.

I casi già venuti alla luce includono distaccamenti in diverse province italiane, da Copparo (Ferrara) a Mestre (Venezia), con ladri che hanno preso di mira i garage dei mezzi per rubare materiale tecnico. In Toscana sono stati colpiti anche Prato e Arezzo, con sottrazione di attrezzature operative specialistiche, in particolare divaricatori elettrici, utilizzabili anche per scopi criminali. Da qui la richiesta dei sindacati di mettere in sicurezza i vari comandi dei pompieri. Oltre al danno economico alcuni sindacati hanno messo in evidenza anche quello d’immagine e di sicurezza derivante da questi episodi. Se mancano fondi per aumentare la sicurezza, tanto questo è un tema ricorrente, i sindacati chiedono di sollecitare stanziamenti straordinari da parte politica.
Nel febbraio scorso era avvenuto un furto nel distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Lari, durante il quale sono state rubate attrezzature da taglio essenziali per interventi in incidenti stradali e altre emergenze. Sembrava un caso isolato, non è stato così.

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