Il Tirreno

Pisa

La guerra

Pisa, l’Università in campo per Gaza insieme alla Global sumud flotilla

di Giuseppe Boi
Pisa, l’Università in campo per Gaza insieme alla Global sumud flotilla<br type="_moz" />

La nota ufficiale a sostegno della missione umanitaria internazionale

2 MINUTI DI LETTURA





PISA.  Dopo la modifica dello statuto con l’inserimento del valore della pace e dopo lo stop alle collaborazioni con le facoltà israeliane vicine all’esercito di Netanyahu, l’Ateneo fa una nuova a sostegno della causa palestinese per fermare la tragedia umanitaria in corso a Gaza. «L’Università di Pisa appoggia l’iniziativa umanitaria intrapresa dalla cosiddetta “Global sumud flotilla”», si legge in una nota ufficiale inviata ieri dal rettorato.

La “Global sumud flotilla” è un’iniziativa umanitaria e non violenta per Gaza. Alla missione aderiscono volontari e associazioni non governative provenienti da 44 Paesi, tra cui anche l’attivista Greta Thunberg. La missione è composta da decine di imbarcazioni che hanno l’obiettivo di rompere il blocco imposto da Israele all’accesso via mare alla Striscia e portare aiuti alla popolazione palestinese. Il piano è quello di raggiungere il porto di Gaza e consegnare direttamente gli aiuti umanitari, tentando anche di aprire un corridoio stabile per garantire rifornimenti essenziali ai civili. «Siamo una coalizione di persone comuni – organizzatori, operatori umanitari, medici, artisti, sacerdoti, avvocati e marinai – che credono nella dignità umana e nel potere dell’azione nonviolenta», hanno detto i portavoce dell’iniziativa

«L’Università di Pisa è particolarmente sensibile alla tragedia umanitaria in corso a Gaza – si legge in una nota stampa dell’Ateneo – e ha preso una posizione ufficiale sul tema con le delibere approvate dagli organi centrali di ateneo nel luglio scorso, avviando azioni specifiche che hanno avuto ampio riscontro sui media locali e nazionali. In parallelo, sono stati attivati corridoi umanitari che consentiranno nel prossimo futuro di accogliere a Pisa studenti e studentesse palestinesi. È quindi del tutto ovvio che l’Università di Pisa appoggia l’iniziativa umanitaria intrapresa dalla cosiddetta Global Sumud Flotilla».

Le iniziative che in passato hanno provato a forzare il blocco navale davanti alla Striscia di Gaza, sono state fermate, a volte anche con violenti raid dei militari israeliani. Per questo la missione internazionale ha deciso di attivare un sistema di tracciamento che consente di seguire la flottiglia in tempo reale. Una forma di deterrenza che potrebbe non fermare eventuali atti violenti.

«In particolare – sottolinea la nota stampa dell’Università di Pisa – , auspichiamo che nessuna violenza sia esercitata nei confronti degli uomini e delle donne a bordo delle imbarcazioni: uomini e donne di ogni età, provenienti da numerosi paesi del mondo, impegnati in una spedizione pacifica e nonviolenta per esprimere concretamente solidarietà nei confronti della popolazione palestinese portando cibo, acqua, medicinali, vestiario. L’uso delle armi da parte dell’esercito israeliano contro civili inermi configurerebbe l’ennesima grave violazione del diritto internazionale di cui si renderebbe responsabile l’attuale governo israeliano». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
L’evento

Jonathan Canini show a “Dialoghi in Borgo” a Terricciola: gli inizi, la svolta e l’anticipazione sul prossimo spettacolo – Video

di Luca Barbieri