Aeroporto di Pisa, il nuovo terminal mostra ora i suoi pilastri. I tempi della “rivoluzione” e cosa cambierà per i passeggeri
In fase di allestimento le strutture portanti dell’ampliamento. Entro ottobre sarà ultimato l’edificio da 7mila metri quadri
PISA. La “rivoluzione aeroporto di Pisa” ancora non si è materializzata, ma inizia a vedersi. O meglio, ad intravedersi. Perché, dopo poco più di un anno dall’inizio dei cantieri per la realizzazione del nuovo terminal del Galilei – che una volta ultimato, non solo aumenterà la capacità di accoglienza dei viaggiatori, ma velocizzerà anche le operazioni di imbarco e sbarco – inizia a prendere forma quello che sarà il prossimo terminal degli arrivi.
Dopo un lungo lavoro alle fondamenta, sono stati realizzati i pilastri della struttura che non solo delimitano il perimetro dell’edificio, ma iniziano a dare un “volto” a quello che sarà il terminal del prossimo futuro, segnando una svolta per il Galilei che, secondo il cronoprogramma, entro la prima metà del 2027 sarà caratterizzato da un terminal moderno e molto più funzionale rispetto a quello attuale, che garantirà anche l’ampliamento della capacità di accoglienza di passeggeri, stimata in sette milioni annui.
Nei prossimi giorni, ultimati i pilastri, inizierà la fase di assemblaggio delle strutture prefabbricate. Secondo le previsioni, entro la fine del mese o nella prima metà di ottobre, la struttura sarà completata. Il nuovo edificio, da circa 7.100 metri quadrati che sta sorgendo alla sinistra dell’attuale terminal, sarà inizialmente una sorta di struttura “volano”. Al termine dei lavori di restyling del Galilei, l’edificio andrà ad integrarsi alle vecchie strutture che saranno oggetto di un completo rifacimento secondo il progetto da circa 70 milioni di euro iniziato a concretizzarsi nel mese di luglio dello scorso anno con l’inaugurazione dei cantieri. «I lavori stanno andando avanti come da cronoprogramma. Una volta ultimati i pilastri inizieremo con l’assemblaggio delle strutture prefabbricate», fanno sapere da Toscana Aeroporti.
I lavori, realizzati da Toscana Aeroporti costruzioni, società della spa aeroportuale toscana, hanno subito negli ultimi tempi una sorta di accelerata per recuperare alcuni ritardi accumulati nei mesi passati e per rispettare il cronoprogramma degli interventi che prevede l’ultimazione della nuova struttura entro il mese di ottobre. L’edificio ospiterà al pian terreno il terminal arrivi, mentre al primo piano saranno realizzati locali tecnici e un impianto fotovoltaico che consentirà di alimentare l’edificio con energia rinnovabile autoprodotta.
L’intervento si inserisce nel grande progetto di rifacimento del terminal aeroportuale pisano. Diviso in tre fasi, dopo la realizzazione della nuova struttura, i cantieri si sposteranno nell’attuale terminal degli arrivi (previsti undici mesi di lavoro), dove piano terra e primo piano saranno uniti con un nuovo collegamento verticale, una nuova sala vip e una hall di controllo passaporti, per poi terminare nell’attuale terminal partenze (cantieri della durata di quattro o cinque mesi anche per eliminare l’attuale settore controllo passaporti e ampliare la hall di imbarco extra Schengen) per un restyling strutturale e una riorganizzazione generale degli spazi che consentirà al Galilei una “crescita” di circa il 28 per cento. Il terminal passerà infatti dagli attuali 39.500 ai futuri 50.600 metri quadrati. Previsto anche l’ampliamento e la ridefinizione dell’offerta commerciale e una riconfigurazione degli spazi esterni che permetterà di accogliere aerei più grandi e velocizzare le operazioni di carico e scarico.
Oltre due anni di lavori – che dovrebbero completarsi tra la fine del prossimo anno e l’inizio del 2027 – per una “rivoluzione” strutturale, ma non solo. Al termine del restyling, infatti, il Galilei risulterà adeguato agli “standard” dei grandi aeroporti internazionali, con la separazione delle aree arrivi e partenze e con flussi di viaggiatori molto più veloci che snelliranno anche le procedure di imbarco e sbarco.
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