Il Tirreno

Pisa

Storia a lieto fine

Tirrenia, tre bambini risucchiati in una buca mentre giocano in acqua: Marco li salva ed evita la tragedia

di Roberta Galli

	Marco Cei
Marco Cei

La scena è avvenuta sotto gli occhi atterriti della madre. Erano passate da poco le 9 di mattina

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PISA. Salvataggio record nella mattina di domenica 15 giugno davanti alla spiaggia libera del Bam, ex Bagno degli Americani a Tirrenia. Tre fratellini di 9, 5 e 4 anni della provincia di Livorno che stavano giocando in acqua, hanno rischiato di annegare, dopo aver oltrepassato le boe di sicurezza, finendo in una buca, profonda quasi due metri. Il destino ha voluto che un angelo custode, ovvero Marco Cei, 43 anni, bagnino del Bam, udisse il grido disperato della sorella maggiore, già finita più volte con la testa sott’acqua. Cei si è buttato subito in mare. Ha raggiunto a nuoto i tre fratellini e li ha salvati.

Il racconto

«Sono stati minuti concitati – racconta il bagnino del Bam –. La bambina stava annegando. L’ho raggiunta sott’acqua, aveva già la testa rivolta giù e l'ho spinta in superficie, cominciando da subito le manovre salvavita, mentre rigettava l’acqua bevuta. Il più piccolo mi si è attaccato al collo. Era spaventato. L’altra sorella, invece, stava discretamente, anche se ha rischiato anche lei di annegare nel tentativo di dare una mano ai fratelli; per fortuna è riuscita ad affiancarmi a nuoto, fino a quando abbiamo finalmente raggiunto la secca».

Cosa è successo

La scena è avvenuta sotto gli occhi atterriti della madre. I fratellini stavano giocando in acqua vicino alla riva. Non c’era pericolo, il mare era calmo. Sulla spiaggia non c’era ancora la ressa domenicale. Erano passate da poco le 9 di mattina. «Tutto è accaduto in un attimo – racconta ancora Cei –. È probabile che i tre fratellini nel fare il bagno non si siano accorti di aver oltrepassato la boa di sicurezza. Il quel punto l’acqua è alta. Lì vicino c'è anche una secca. Forse i tre volevano raggiungere quel punto per riposarsi, ma una cosa è certa: i bambini sono finiti nella buca e lì dentro hanno rischiato veramente tanto».

L’angelo custode

Marco Cei, bagnino del Bam da quattro anni, non si sente un eroe, anche se il suo è stato un salvataggio da record.

«Ho fatto il mio dovere – dice – e sono felice che i bambini abbiano potuto riabbracciare la mamma». Cei, originario di Cascina è da sempre appassionato di spiaggia e di mare. «Sono stati i miei nonni – racconta – a trasmettermi questa passione. Mio nonno Mario, che adesso non c'è più, e mia nonna Giovanna. Sono stati loro che mi hanno cresciuto con tanto amore, mentre i miei genitori erano impegnati con il lavoro. Un grazie anche ai colleghi del Bam per il supporto e a tutti quelli che sulla spiaggia hanno fatto il tifo per me».

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