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Bonus Maroni: fino a 530 euro al mese in busta paga – Cos’è, come funziona e chi può richiederlo


	Bonus Maroni: fino a 530 euro al mese in busta paga
Bonus Maroni: fino a 530 euro al mese in busta paga

L’obiettivo è duplice: da un lato, ridurre la pressione sulla spesa previdenziale, dall’altro, valorizzare la permanenza attiva nel mondo del lavoro

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Nel quadro delle nuove misure previste dalla Legge di Bilancio 2025, arriva un incentivo economico per chi sceglie di restare al lavoro, pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata. L’obiettivo è duplice: da un lato, ridurre la pressione sulla spesa previdenziale, dall’altro, valorizzare la permanenza attiva nel mondo del lavoro. Il nuovo strumento è stato ribattezzato "bonus Maroni" – in riferimento al ministro dell’Economia attualmente in carica – e promette un incremento mensile netto in busta paga fino a 530 euro.

A chi si rivolge il bonus

L’incentivo è destinato a chi ha già diritto al pensionamento anticipato secondo due specifiche formule:

  • Quota 103, ovvero 62 anni d’età accompagnati da almeno 41 anni di contributi;
  • Pensione anticipata contributiva, riservata ai lavoratori nel sistema interamente contributivo, con almeno 64 anni di età e 20 anni di versamenti.

In entrambi i casi, il lavoratore può decidere di rimandare l’uscita dal lavoro e ottenere un vantaggio economico immediato.

Come funziona il meccanismo di incentivo

Chi sceglie di rimanere in servizio, pur potendo andare in pensione entro il 31 dicembre 2025, riceverà un premio netto mensile calcolato sulla quota di contributi che normalmente viene trattenuta dalla sua retribuzione (pari al 9,19%). Il datore di lavoro continuerà a versare la propria parte, mentre la quota a carico del lavoratore verrà invece trattenuta in forma di bonus.

In termini concreti, un dipendente con uno stipendio lordo annuo di circa 35mila euro potrebbe ottenere un aumento netto di circa 6.900 euro all’anno, cioè circa 530 euro in più al mese.

Chi può accedere all’incentivo

Per beneficiare del bonus, il lavoratore deve:

  • Aver raggiunto i requisiti previsti per Quota 103 o per la pensione anticipata contributiva entro il 31 dicembre 2025;
  • Scegliere volontariamente di restare in servizio;
  • Comunicare all’INPS l’intenzione di aderire al programma, seguendo le istruzioni che saranno fornite dall’Istituto.

Il premio sarà riconosciuto mensilmente, per tutta la durata della permanenza in attività, anche oltre i 67 anni (età della pensione di vecchiaia ordinaria), se il lavoratore decide di continuare a lavorare.

Cosa accade quando si va in pensione

Nel momento in cui il lavoratore decide di ritirarsi, il bonus cessa automaticamente, senza penalizzazioni. La pensione viene liquidata secondo le regole ordinarie. Il beneficio, infatti, non è una prestazione una tantum, ma un incentivo legato alla decisione di posticipare il pensionamento.

Non è un anticipo né una pensione alternativa

È essenziale non confondere il bonus Maroni con strumenti come l’APE sociale o altri meccanismi di prepensionamento. In questo caso, non si tratta di un anticipo sulla pensione, ma di un vero e proprio vantaggio temporaneo e diretto in busta paga, finanziato grazie al mancato versamento dei contributi a carico del lavoratore.

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