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«La mia avventura di mamma e imprenditrice in riva al mare»
Nadia Pardini 28 anni fa ha scelto di investire nel Luisa: «Il viaggio continua ancora»
PISA. Una spiaggia confortevole, a misura di famiglia, incastonata in una insenatura naturale, adatta soprattutto ai più piccoli che possono godersi il mare senza particolari pericoli.
Il Bagno Luisa di Marina è una vera e propria istituzione e un punto di riferimento per chi ama l’estate, ma soprattutto vuole godersi una giornata in tranquillità, in un ambiente unico dove il sorriso sulle labbra non manca mai.
Al timone del Bagno ci sono da sempre Nadia Pardini, 75 anni, affiancata dalla figlia Elisa Carrara.
Tutto ebbe inizio nel ‘94, grazie all’intraprendenza della signora Nadia. La concessione del Bagno Luisa era in vendita e la signora Nadia non si fece scappare l’occasione. «All’epoca non lavoravo – racconta l’imprenditrice – avevo i figli piccoli, oltre ad Elisa, ho anche Alessandro, che adesso ci aiuta nell’amministrazione, e quello della gestione di uno stabilimento balneare mi sembrò un lavoro che potesse andare bene per me. Con Foscaro Niccolai, il precedente proprietario, raggiungemmo un accordo e io cominciai la mia avvenuta sul mare. Un viaggio che ancora continua e che mi impegna tantissimo, ma allo stesso tempo mi ha regalato soddisfazioni enormi a cominciare dal rapporto che ho instaurato con i clienti. Molti hanno l’ombrellone da noi da generazioni, ho visto bambini e bambine che adesso sono uomini e donne adulte. Insomma, il nostro stabilimento è una grande famiglia, dove anche chi arriva per la prima volta viene accolto calorosamente come avesse da sempre messo piede sulla nostra spiaggia». Di anni da qual lontano 1994 ne sono passati 28, e stagione dopo stagione, il Bagno Luisa ha praticamente cambiato volto. «Quando abbiamo iniziato la nostra gestione – racconta ancora la signora Nadia – c’erano le cabine sulle palafitte che abbiamo dovuto smantellare per far fronte alle norme di riqualificazione degli arenili, poi a spese nostre abbiamo provveduto a creare una scogliera a protezione della spiaggia e che potesse salvaguardare il Bagno dall’erosione. Ci siamo riusciti nell’intento, ma il progetto è costato molto in termini di spese tutte a nostro carico e alla luce di quanto sta accadendo con la legge Bolkestein non nego che l’amaro in bocca si fa sentire ed anche molto».
L’insegna che campeggia all’inizio del viale che porta alla spiaggia è invece quella originale.
«L’abbiamo lasciata lì a ricordo degli anni passati – afferma sempre la signora Nadia – e della storia di questo Bagno, uno dei primi stabilimenti di Marina, dove anche i miei figli hanno dato il loro contributo. Alessandro, prima della laurea in Economia e Commercio, ci ha dato una mano per diverse stagioni come bagnino, ed adesso mia figlia Elisa, che mi ha affiancato da tempo nella gestione. Il nostro non è un lavoro semplice, come può sembrare, ma nonostante tutto continua a piacermi molto, e proprio per il grande rispetto che mi lega ai clienti curo personalmente l’ambiente con una manutenzione continua».
Anche la spiaggia è un vero e proprio fiore all’occhiello, adatta a famiglie con bambini piccoli, grazie all’insenatura naturale creatasi davanti all’arenile che aiuta e preserva chi non sa nuotare, ma non vuole rinunciare ad un bagno e giochi d’acqua.
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