Donoratico, presi a sprangate in strada: la folle aggressione dopo la partita di calcio dilettanti
È successo nel dopo partita tra Donoratico e Ponsacco 1920. Quattro giovani inseguiti e accerchiati da tifosi della squadra ospite
DONORATICO. Provano a scappare, ma vengono raggiunti e accerchiati. Ad avere la peggio è un 20enne che rimedia un trauma cranico per un colpo di spranga in testa, una contusione alla schiena per una bottigliata e varie escoriazioni. La sua prima volta allo stadio Bacigalupo da spettatore potrebbe anche essere l’ultima. Chissà se troverà la forza per tornarci. Quello che doveva essere un pomeriggio all’insegna dello sport si è trasformato all’improvviso in un incubo. Accerchiato e picchiato con furia cieca insieme ad altri tre amici da almeno una ventina di tifosi del Ponsacco 1920. Oltre alle ferite è la paura che resta addosso il male più difficile da curare. Gli altri tre ragazzi hanno contusioni e graffi su tutto il corpo.
Al fischio di fine partita, chiusa a reti inviolate, prima del girone D del campionato toscano di Prima categoria, non si registrano incidenti o scaramucce tra le due tifoserie. Il far west si infiamma nel centro del paese. I quattro ragazzi di Donoratico stanno parcheggiando per andare a fare merenda. L’ipotesi è che i tifosi del Ponsacco 1920 fossero sulle loro tracce. Tre furgoni che si fermano in mezzo alla strada. Si aprono le portiere ed escono con cappucci e magliette in testa per travisare i volti. Sono almeno una ventina di persone, armate di spranghe e bottiglie di vetro.
Qui via Vecchia Aurelia, all’altezza di piazza della Stazione. L’obiettivo è quel gruppo di quattro giovani, che vista la malaparata prova a scappare. Imboccano via della Repubblica dove vengono raggiunti e accerchiati. E giù botte da orbi. Chi vi assiste impietrito parla di una scena da guerriglia. Talmente folle che a bloccare più che la paura è lo sconcerto per quel che accade. Una spedizione dal carattere punitivo. Una rabbia sfogata sulle persone e sull’auto su cui sono stati visti allontanarsi dallo stadio. Vetri sfondati e carrozzeria ammaccata. Un raid punitivo in piena regola.
Chi ha provato a riprendere la scena ha dovuto abbassare il telefono dietro le minacce e darsela a gambe. Il gruppo di teppisti si è sfogato e con la stessa rapidità con cui ha agito ha ripreso i furgoni ed è ripartito da Donoratico.
Sul posto intervengono una volante della Polizia, una pattuglia dei Carabinieri e la Polizia municipale. Sono già state raccolte le deposizioni dai militari dell’Arma di Donoratico. E gli agenti della Municipale di Castagneto Carducci hanno già estrapolato le immagini delle telecamere del circuito di videosorveglianza. Ci sono le riprese degli impianti installati all’ingresso di piazza della Stazione che hanno ripreso parte della scena. E altre in cui si vedono i furgoni transitare dalla rotatoria da cui si accede alla Variante Aurelia. Volti travisati ma indicazioni certe per risalire ai proprietari dei mezzi.
Non è chiaro che cosa abbia innescato questa rabbia cieca. Non c’è motivazione che tenga. I protagonisti sono arrivati per tifare la loro squadra, il Ponsacco 1920, ma hanno finito per far tutt’altro nel dopo partita. Tra i fattori che hanno di sicuro contribuito a dare benzina alla rabbia cieca c’è l’alcol. Chi li ha visti allo stadio parla di persone che non hanno fatto altro che bere birra.
Il presidente dell’Usd Donoratico Calcio Fabrizio Poeta, che domenica non ha potuto assistere alla partita d’esordio della sua squadra, è sconcertato. Sulla scena dell’aggressione sono arrivati la sindaca di Castagneto Carducci Sandra Scarpellini e il vicesindaco Valerio Di Pasquale, avvisati dell’accaduto da alcuni cittadini. «Un episodio sconcertante – dice la sindaca Scarpellini –. Dei ragazzi presi a sprangate. Non è una banale aggressione, si è colpito per far male».
Adesso sarà il lavoro degli inquirenti a far luce sull’accaduto e risalire ai responsabili. C’è già una data calda da tenere presente visto il precedente. Il 5 ottobre la tifoseria del Ponsacco 1920 sarà di nuovo in zona, sul campo del Venturina Terme.