Il Tirreno

Sicurezza

Piombino, se la città si trasforma in ring: scazzottate e feriti in centro

di Manolo Morandini

	La strada all’angolo fra le vie Copernico e Galilei
La strada all’angolo fra le vie Copernico e Galilei

Un giovane colpito al braccio con un collo di bottiglia

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PIOMBINO. Cresce il senso di insicurezza. Ad alimentarlo sono la scia di episodi violenti, che sembrano scandire le serate in città. Liti in strada, che generano impotenza e paura in chi vi si imbatte. È accaduto venerdì, all’altezza di piazza Dante, intorno alle 21. La sera successiva poco prima di mezzanotte, all’angolo fra le vie Copernico e Galilei. Siamo nel cuore di Piombino. Di una città che da tempo deve fare i conti con scene oltre al limite. Entrambi gli episodi, stando a quanto ricostruito dai Carabinieri, hanno per protagonisti giovani uomini stranieri, già conosciuti alle forze dell’ordine.

Andiamo con ordine. Qui piazza Dante. Alle 21, questo è l’orario indicato da chi vi ha assistito impotente, si affrontano due gruppi, per lo più di giovani stranieri. Volano calci e pugni. Ci sono urla e tafferugli. Nessuno che riesce a intervenire per riportare la calma. Impossibile far luce sui motivi che hanno innescato la lite.

Tra le due fazioni, in particolare, sono due giovani a passare alle vie di fatto. Gli animi si incendiano. Si rompe una bottiglia e in mano a uno dei due spunta un collo affilato di vetro. Muove fendenti contro l’altro. E uno di questi va a segno sul braccio. Il taglio verrà medicato al pronto soccorso di Villamarina, dove il ferito si reca di sua iniziativa. Sono serviti una ventina di punti di sutura.

Nessuna denuncia alle forze dell’ordine, che nel momento della lite nessuno ha pensato ad allertare. Eppure c’è stato chi vi si è imbattuto, chi non ha potuto fare a meno di sentire le urla. L’indagine comunque ha iniziato a muovere i primi passi per quella ferita compatibile con il taglio di un vetro che fa propendere per l’ipotesi di reato di lesioni aggravate. Gli inquirenti potranno anche arrivare a risalire alla dinamica e alle responsabilità ma di certo il supporto di una denuncia avrebbe aperto la strada per un sicuro processo.

La sera successiva il teatro è la strada all’angolo fra le vie Copernico e Galilei. Qui ad accapigliarsi per futili motivi sarebbero un 30enne e un 20enne, entrambi stranieri e noti alle forze dell’ordine. Si prendono a botte in mezzo alla strada. La lite sarebbe stata innescata da futili motivi. L’alterco scoppia poco prima della mezzanotte.

L’ipotesi alla base delle ruggini è che la contesa sia per le attenzioni di una donna. Sul posto arrivano i Carabinieri e anche due ambulanze per prestare le cure del caso. I protagonisti se le sono date di santa ragione e vengono portati al pronto soccorso di Villamarina. Dall’ospedale escono con prognosi rispettivamente di quattro e sette giorni.

La dinamica della lite è tutta da ricostruire. I protagonisti ovviamente forniscono versioni contrastanti e confuse. I due si sono presentati spontaneamente alla caserma dei Carabinieri per spiegare l’accaduto. Sono arrivati insieme e alla fine sono usciti senza che nessuno dei due abbia formalizzato una denuncia a carico dell’altro. Anche in questo caso urla nel cuore della notte, ragazzi che si allontanano a corsa, auto che si trovano a rallentare senza fermarsi e persone che per paura scelgono di tenersi alla larga dalla scena. È un insieme di situazioni che dà il segno e la misura di un’insicurezza crescente a vivere nelle ore serali il centro della città.
 

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