Il Tirreno

L'operazione

Aveva 850 grammi di hashish nascosti tra i chewing gum: arrestato un elbano - Chi è

di Stefano Taglione
Il sequestro dei carabinieri
Il sequestro dei carabinieri

Diciannovenne di Rio Marina ai domiciliari dopo il blitz dei carabinieri: aveva diecimila euro di droga, altre due persone sono state denunciate con hashish e cocaina

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RIO MARINA. Addosso aveva 850 grammi di hashish. Droga – secondo l’accusa – divisa in 30 stecche, per un valore economico complessivo di circa diecimila euro. Stupefacente che avrebbe immesso nel ricco mercato estivo dell’Elba, dove la richiesta complice l’elevato afflusso turistico aumenta esponenzialmente.

Per questo, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Portoferraio e i colleghi della stazione di Rio Marina hanno arrestato il diciannovenne piaggese Achille Deni, difeso dall’avvocata Carla Leonardi, denunciando per lo stesso reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti due fratelli di origine thailandese residenti nello stesso comune.

«L’elbano, ritenuto dagli investigatori al vertice del sodalizio – spiegano in una nota i militari dell’Arma di Portoferraio – dopo alcuni servizi di pedinamento è stato arrestato poiché, nel corso di una perquisizione, è stato trovato con circa 850 grammi di hashish già suddivisi in oltre 30 stecche nascoste in altrettanti pacchetti di gomme americane, per un valore di oltre diecimila euro e dai quali si sarebbero potuti ricavare centinaia di dosi da immettere nel mercato locale, per lo più tra i giovani e giovanissimi».

Deni, dopo l’operazione, è stato trasferito nel carcere delle Sughere. Conclusa l’udienza di convalida, nella mattinata del 5 agosto, il giudice per le indagini preliminari ha poi confermato l’arresto, disponendo per il diciannovenne piaggese i domiciliari. Motivo per il quale, in giornata, è tornato sull’isola.

«L'operazione – proseguono dalla Compagnia dei carabinieri di Portoferraio – ha interessato anche altri due giovani fratelli collegati al diciannovenne, i quali, rintracciati dai militari che li osservavano già da tempo, sono stati perquisiti. Da questo controllo, esteso anche alla loro abitazione, è emersa una vera e propria centrale dello spaccio con il rinvenimento di oltre cento grammi di hashish, circa cinque grammi di cocaina (già suddivisa in dosi pronte da spacciare), bilancini di precisione, strumenti per il taglio e 500 euro in denaro contante ritenuto provento dell’attività illecita. Tutto quanto è stato sottoposto a sequestro, compresi alcuni telefoni cellulari che saranno successivamente analizzati per capire meglio eventuali altri collegamenti. I due fratelli, di origini straniere ma residenti da tempo a Rio, sono stati denunciati in concorso per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti destinate allo spaccio».

Achille Deni e i due fratelli denunciati rischiano una pena che può raggiungere i dieci anni di reclusione. «Il risultato conseguito nell’operazione di polizia giudiziaria – conclude l’Arma dei carabinieri – è conseguenza di un’attenta analisi dei fenomeni locali e delle dinamiche giovanili, di un preciso e costante controllo del territorio e anche di un’importante e costante contatto con la cittadinanza, per segnalare ai comandi di stazione dislocati sul territorio ogni notizia ritenuta di interesse per il contrasto di tali fenomeni».

 

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