Il Tirreno

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La dichiarazione

Viareggio, stranieri picchiati da ragazzi incappucciati. La polizia: «Regolamento di conti. Blitz alla stazione? Tutto falso»


	A sinistra l'aggressione in passeggiata 
A sinistra l'aggressione in passeggiata 

La versione del commissariato sul caso che sta facendo discutere e impaurire la Versilia

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VIAREGGIO. Un’aggressione violenta avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì 7 agosto a Viareggio ha generato allarme tra cittadini e turisti. Due giovani di 23 anni, entrambi di origine marocchina, sono stati colpiti da un gruppo di persone incappucciate sulla Passeggiata, all’altezza di piazza D’Azeglio. Ma sulla dinamica dell’episodio, e su un presunto precedente, la polizia ha fornito una versione più circoscritta, attualmente al centro delle indagini in corso.

La ricostruzione dei soccorritori

Secondo quanto riferito dai sanitari e dai testimoni sul posto, poco dopo la mezzanotte un gruppo di 15-20 persone vestite di nero, con il volto coperto e armate di bastoni e bottiglie di vetro, avrebbe aggredito i due giovani. I feriti hanno riportato contusioni e tagli al volto: uno di loro è stato trasportato all’ospedale Versilia per ricevere alcuni punti di sutura. L’altro ha rifiutato le cure mediche. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Verde di Pietrasanta, insieme a due pattuglie della Polizia di Stato, già in servizio lungo il viale a mare. Gli agenti hanno notato un gruppo di almeno dieci ragazzi mascherati fuggire verso piazza D’Azeglio.

Il racconto della polizia

Ma è il comunicato ufficiale del Commissariato di Viareggio a ridimensionare, almeno in parte, l'accaduto. «La Volante del Commissariato di Viareggio – si legge nella nota – poco dopo la mezzanotte del 7 agosto, durante il pattugliamento del litorale cittadino, ha intercettato un gruppo di 10 ragazzi che, alla vista della pattuglia, fuggiva in direzione monti, dal marciapiede lato mare verso piazza D’Azeglio». Sul marciapiede, gli agenti hanno notato la presenza di un giovane con una ferita all’arcata sopracciliare. «L’uomo – prosegue la polizia – veniva soccorso con l’intervento del 118 ed identificato come cittadino marocchino di 23 anni, regolare sul territorio nazionale e con pregiudizi per spaccio». Un altro giovane, connazionale e coetaneo, ha riferito di essere accorso in aiuto dell’amico: non ha riportato lesioni e ha rifiutato le cure. L’aggressione ha comportato una prognosi di 10 giorni per la persona ferita.

Ipotesi investigativa: regolamento di conti

Secondo quanto emerso dalle indagini in corso, gli inquirenti non escludono alcuna pista, ma tendono a propendere per una dinamica legata ad ambienti criminali. «Allo stato – afferma la polizia – le indagini, pur non escludendo nulla, inducono a ritenere che si sia trattato di un regolamento di conti nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti».

Il precedente smentito

Nel contesto del caso, è tornata a circolare la voce di un episodio simile avvenuto solo due notti prima, tra lunedì e martedì 5 agosto, in piazza Dante: un folto gruppo di giovani – anche in quel caso descritti come armati e mascherati – si sarebbe radunato nei pressi della stazione ferroviaria, per poi sparire all’arrivo delle forze dell’ordine. Ma secondo la questura, l’episodio non è mai avvenuto. «La segnalazione della presenza di un gruppo di persone con volto travisato e armato di bastoni in piazza Dante – conclude la nota – si è potuto appurare, a seguito di accertamenti e della visione delle immagini di videosorveglianza cittadina, essere completamente falsa e inventata».

Indagini in corso

Restano ora da chiarire le identità degli aggressori, le motivazioni esatte dell’attacco e il contesto in cui si è verificato. Le immagini delle telecamere di sicurezza della zona sono al vaglio degli investigatori. Al momento, non si escludono nuovi sviluppi nelle prossime ore.

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