Morto in moto in autostrada a Lucca, chi era Giorgio Luporini: lo schianto e i dubbi sulla dinamica
Aveva 67 anni ed era stato titolare di un negozio di parrucchieri: lascia moglie e figli. Dalla prima ricostruzione pare che non ci siano altri mezzi coinvolti, ma le forze dell’ordine continuano a indagare
LUCCA. Il corpo è stato recuperato a circa 200 metri dal punto di impatto. Uno schianto che giovedì 7 agosto, poco prima delle 19, non ha lasciato margini di salvezza per Giorgio Luporini, 67 anni, (68 il 25 agosto, ndr).
Cosa è successo
In sella alla sua potente moto da strada stava percorrendo la Bretella, a Lucca, in direzione di Firenze e dopo aver superato di poco il casello di Lucca Ovest ha perso il controllo del mezzo finendo sull’asfalto. Un incidente violentissimo nel quale non sarebbero coinvolti altri veicoli. Fino a sera la ricostruzione del sinistro era riferita a supposizioni riguardo a dinamica e possibili cause.
La prima ricostruzione
Quello che appare a prima vista con una maggiore evidenza è l’assenza di fattori esterni come possibile origine della perdita di equilibrio di Luporini capace di innescare la caduta mortale. Dopo essere finito sull’asfalto della carreggiata in direzione del capoluogo fiorentino, il corpo del centauro ha proseguito per almeno duecento metri. Il traffico si è fermato per consentire all’automedica di Viareggio e all’ambulanza della Misericordia di Massarosa di intervenire. Tutto inutile. Il corpo è stato portato all’obitorio del Campo di Marte, mentre la polizia stradale ha effettuato i rilievi per mettere in fila la possibile cause dell’incidente. La moto è stata sequestrata. È probabile che Luporini avesse superato il casello di Lucca Ovest per uscire a Lucca Est. Sposato, con figli, la vittima della Bretella era stato titolare di un negozio di parrucchieri unisex, Pegaso, sul viale di San Concordio.