Strade
Ora è ufficiale, Portoferraio: una strada del centro storico intitolata a Olimpia Mibelli Ferrini
La lavandaia ferrajese si offrì ai soldati per salvare altre donne dagli stupri dei soldati. La storia è rimasta per decenni nascosta: finalmente l’eroina elbana riceve il giusto tributo
PORTOFERRAIO. Il Comune di Portoferraio dedicherà una via del centro storico alla memoria di Olimpia Mibelli Ferrini. La notizia, che era già stata anticipata dal sindaco Tiziano Nocentini, è stata ufficializzata nel corso del consiglio comunale del 29 luglio durante la discussione di una mozione presentata dal gruppo consiliare Bene Comune.
Con la mozione, che è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale, si proponeva di assegnare alla memoria della popolana portoferraiese, autrice di un atto eroico nel giugno del 1944, della onorificenza della Medaglia d’Oro “Città di Portoferraio”, istituita il 12 settembre 1959 per iniziativa dell’allora sindaco, Primo Lucchesi. «La proposta che abbiamo raccolto – ha commentato il sindaco – è stata valutata compatibile e complementare a una iniziativa che l’amministrazione comunale di Portoferraio sta portando avanti da tempo. Nei mesi scorsi, il sindacato FNP Cisl Livorno, insieme alla responsabile del Coordinamento Politiche di Genere, Rosella Nardelli ed alla responsabile del territorio elbano del Coordinamento Politiche di Genere Angela Brigida, aveva presentato un progetto inerente la variazione toponomastica di una via, al fine di valorizzare la figura di Olimpia Mibelli Ferrini, rendendosi disponibile a coadiuvare il Comune di Portoferraio nell'organizzazione dello stesso».
«In un primo tempo – continua Tiziano Nocentini – avevamo deciso di celebrare l’evento, che nei prossimi giorni passerà dall’approvazione della Commissione Toponomastica comunale, nella giornata di martedì 16 settembre, ricorrenza molto significativa per la città in quanto anniversario del bombardamento di Portoferraio. Avendo ora la necessità di provvedere alla attribuzione della onorificenza, che è prevista con delibera del consiglio comunale con il consenso di almeno i 3/4 dei consiglieri presenti alla votazione, abbiamo pensato di celebrare quel consiglio proprio martedì 16 settembre 2025, provvedendo successivamente nel più breve tempo possibile alla intitolazione della strada con separata cerimonia».
Dopo la convalida dell’iniziativa da parte della Commissione Toponomastica, sarà individuato il tratto di strada del centro storico di Portoferraio da intitolare alla memoria di Olimpia Mibelli Ferrini.
La storia
«Lasciate loro, prendete me. Tanto, per me, uno più uno meno non è un problema, per loro sì». Coraggiosa, risoluta, il piglio deciso. Si racconta che pronunci queste parole Olimpia Mibelli Ferrini quando, a 21 anni nel giugno del 1944, offre se stessa ai soldati della forza da sbarco francese “Force 255” che hanno appena liberato l’isola d’Elba dai nazisti. Lo fa per salvare un gruppo di ragazze che il contingente francese alleato, in prevalenza reparti coloniali, soprattutto marocchini e senegalesi, ha prelevato dalle loro case per abusarne: per esercitare su di loro il “diritto di preda”.
Olimpia, nata a Portoferraio il 17 marzo 1923, figlia dell’operaio Dogali Mibelli e di Giovanna, è una ragazza cresciuta nei quartieri popolari del centro di Portoferraio; ha iniziato presto a lavorare come lavandaia: va di casa in casa a ritirare la biancheria sporca e la riporta pulita. Oltre che lavandaia, è sarta: si cuce da sola gli abiti che indossa per partecipare alle feste paesane, a cui si presenta con gonne vistose, i tacchi alti, il rossetto immancabile, le risate, la borsetta. Si sposa a quindici anni con un militare di stanza a Livorno, ma rimane presto vedova. Olimpia è una ragazza libera, e non se ne vergogna: ha delle relazioni, ama la vita, quella che la sua condizione può offrirle, le piace goderne.