Mondo
Elba e la polemica sullo show di Biagio Izzo: «È troppo napoletano». La Pro Loco: «Pregiudizi razzisti, valutiamo la denuncia»
Capoliveri: caso surreale sullo spettacolo dell’attore in programma il prossimo 6 agosto. Dura la posizione della Pro Loco
CAPOLIVERI. Biagio Izzo? Troppo napoletano. Pare incredibile, ma a Capoliveri qualcuno, in particolare scrivendo su social e blog in forma anonima, ha criticato la scelta della Pro Loco di puntare, il prossimo 6 agosto, sul popolare attore per uno degli spettacoli di punta dell’estate capoliverese e dell’Elba.
Il motivo? Le sue origini partenopee. Una polemica che il presidente dell’associazione Paolo Martino che organizza gli eventi in paese non accetta, tanto da intervenire duramente con una nota.
Stop al razzismo
«Molti mi hanno telefonato dicendomi di guardare su camminando.org (un blog elbano in rete) cosa è stato scritto – racconta – Non è la prima volta che si fanno ironie offendendo gli artisti napoletani che sono intervenuti in spettacoli che organizziamo, per dare al paese di Capoliveri e a tutta l'Elba la possibilità di incontrare artisti di valore. Gli autori si nascondono nell'anonimato e questo dice tutto, in realtà non meriterebbe nemmeno una risposta. Chi ha da contestare attività culturali e spettacolari lo deve fare mettendoci la faccia, non nascondendosi».
«Paese aperto»
La Pro Loco agisce per il Comune retto dal sindaco Walter Montagna e l'amministrazione comunale dà ogni volta il benestare agli eventi.
«Siamo un'associazione fatta di volontari che da anni si impegnano per creare ogni manifestazione per il nostro paese collinare, e sono evidenti i successi ottenuti – spiega ancora Martino – Capoliveri è amata da tutti, un paese che accoglie napoletani e anche gruppi di sardi, i quali realizzano anche una loro festa annuale, inoltre nel nostro territorio comunale sono presenti extracomunitari in elevato numero e anche profughi ucraini fuggiti dalla guerra in corso. Tutto ciò dimostra il senso civico di questo borgo, in grado di integrare nel proprio tessuto sociale persone di ogni etnia. Sono tanti anche i napoletani che vivono qui e lavorano onestamente. Anch’io provengo dalla Campania e vivo a Capoliveri da più di 50 anni. Chi scrive queste offese si qualifica negativamente da solo, sconfinando in una chiara forma di razzismo, che va ad offendere tutti quanti e l'articolo 3 della Costituzione italiana».
Il presidente della Pro Loco insiste facendo presente come in paese esista un «tessuto sociale multiculturale – dice il presidente della Pro Loco – e col volontariato ci impegniamo per realizzare eventi di valore elevato, come la Festa dell'uva, quella del Cavatore, del Pesce povero e dell'Innamorata e pure altri impegni a 360 gradi, graditi da tutti. Queste uscite inqualificabili e anonime proseguono da tempo, sarebbero da ignorare del tutto, ma bisognerà valutare, insieme all'amministrazione comunale, se sia il caso di denunciare il fatto alle autorità competenti, al fine di indagare per individuare la persona, o le persone, che stanno dietro a questi atteggiamenti incivili, antidemocratici, che risultano una vergogna per tutta Capoliveri e per tutta l'isola d'Elba».