Il Tirreno

Violenza

Portoferraio, tenta la rapina in gelateria e distrugge le attrezzature: arrestato 60enne - Chi è

di Stefano Taglione
Un'auto dei carabinieri (foto d'archivio)
Un'auto dei carabinieri (foto d'archivio)

I carabinieri lo hanno fermato dopo l'allarme al 112: obbligo di dimora per l'uomo che abita nel capoluogo elbano

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PORTOFERRAIO. Ha tentato la rapina in una gelateria di Portoferraio. Ma è stato arrestato. È stato rimesso in libertà con l’obbligo di dimora il sessantenne pensionato portoferraiese originario di Latina, nel Lazio, Antonio Sellacci: secondo l’accusa, minacciando le persone in quel momento al lavoro nel locale, avrebbe cercato di portare via i soldi dalla cassa della gelateria. Inoltre, al rifiuto delle commesse di consegnargli il denaro, ha danneggiato le attrezzature. Le persone di turno nel locale, terrorizzate per quanto stava accadendo, nel frattempo si erano barricate nel laboratorio.

Tutto è avvenuto nella serata di giovedì 19 giugno, davanti a numerosi testimoni, mentre l’attività commerciale era aperta. Immediata la chiamata al 112, con il sessantenne fermato dai carabinieri della Compagnia di Portoferraio, intervenuti con i militari del nucleo operativo e radiomobile, in flagranza di reato. Alla centrale unica di emergenza, chi stava assistendo al tentativo di rapina, aveva raccontato come l’uomo fosse fuori di sé e stesse dando in escandescenze. Difeso dall’avvocato livornese Marco Mazza, nella mattinata del 20 giugno nel tribunale penale livornese di via Falcone e Borsellino l’uomo – che vive all’Elba, a Portoferraio, da diverso tempo – è comparso davanti al giudice Andrea Guarini. Per lui il pubblico ministero aveva chiesto la misura cautelare più limitante per la libertà personale, il carcere, ma il tribunale gli ha concesso l’obbligo di dimora a Portoferraio, con il processo che proseguirà a Livorno fra meno di una settimana. 
 

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