Il Tirreno

Archeologia

Riotorto, nuovo studio sul mosaico di Aiòn e archeologia su misura per tutti

di Cecilia Cecchi
Riotorto, nuovo studio sul mosaico di Aiòn e archeologia su misura per tutti

Zanini e Giorgi (UniSiena) presenteranno lavoro e scoperte venerdì a San Vincenzo. Campagna di ricerca numero 21 alla villa romana di Vignale e visite ogni giorno di cittadini e scuole

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RIOTORTO. Aiòn (Signore del tempo) dal mosaico di Vignale “si affaccia” di nuovo sulla campagna che lo circonda.

La prima volta dopo cinque anni. «È in corso la mappatura delle strutture murarie e delle fasi del mosaico di nuovo visibile e in ottima salute», confermano Enrico Zanini ed Elisabetta Giorgi (dipartimento di scienze storiche e beni culturali dell’Università di Siena) da sempre alla guida del progetto dedicato a villa romana e mosaico fin dal 2003. Studio di archeologia condivisa – raccontato dalle pagine social di “Uomini e cose a Vignale” – che quest’anno è andato oltre le tradizionali visite di cittadini o scuole con un progetto finanziato dalla Comunità Europea sul benessere indotto dal contatto con il patrimonio culturale. Di pochi giorni fa la visita del sindaco Ferrari, il vicesindaco Coppola con il consigliere Adami a dimostrazione della grande attenzione dell’amministrazione per questo “campo delle meraviglie” come viene definito dai tanti archeologi che si danno il cambio negli anni. Qui pure la funzionaria della Soprintendenza Claudia Rizzitelli con Francesco Ghizzani. «Scambi di idee sul presenta e futuro della ricerca» confermano Zanini e Giorgi.

Ventunesima campagna

Lavoro di studio dall’11 al 30 settembre, che si conclude con un doppio evento pubblico a Ritorto e San Vincenzo. Coinvolti dottorandi e studenti delle lauree triennale e magistrale in archeologia UniSi, più tre studentesse delle università di Bologna , Milano e di Bilkent (Ankara) . «Tutto – ricordano Zanini e Giorgi – per continuare il nostro progetto di archeologia pubblica. Poi svolgere altro specifico progetto finanziato dall’Università di Siena: MI.L.O.S., ovvero “MIsurare il Lusso Oltre lo Stile: archeometria per la narrazione di una residenza tardoantica in Tuscia”. Nasce dalla curiosità di provare ad andare oltre l’analisi stilistica delle pavimentazioni e delle pitture parietali della villa di Vignale, per vedere se il “lusso” che la caratterizza possa essere qualcosa di concretamente misurabile. Attraverso una serie di analisi archeometriche – spiegano – , concordate con la Sovrintendenza, cercheremo di individuare la natura dei materiali utilizzati, la loro area di provenienza e di dare loro un “valore”. Al centro di questo progetto è il grande mosaico tardoantico scoperto nel 2014 su cui quest’anno faremo una attenta attività di monitoraggio per controllare lo stato di salute e la tenuta degli interventi conservativi svolti in passato. Come ogni anno – sottolineano – fondamentale il supporto del quartiere di Riotorto e delle associazioni del territorio (Cultura e Spettacolo, RioLab, Soci Unicoop Tirreno Piombino-Riotorto, Pubblica Assistenza Riotorto) , sul prezioso contributo di Unicoop Tirreno e sull’ospitalità di Baia Etrusca e La Madonnina Village Resort». Visitatori sempre benvenuti, fino a venerdì dalle 8 alle 17.

Archeologia per tutti

Dallo scavo alla Villa al vicino Castello. In parallelo al lavoro archeologico sul campo, in corso il progetto ideato da Francesco Ripanti e finanziato dalla Comunità Europea (https: //www.loggia-project.eu) , che ruota intorno al benessere indotto dal contatto con il patrimonio culturale; tra l’8 e il 29 settembre si è svolto due volte alla settimana “ArcheologicaMente, un corso di archeologia per tutti”. Ripanti Laureato a Siena sia in triennale (2008) che alla magistrale (2011) ha ottenuto il dottorato a Pisa nel 2019 in archeologia pubblica. «In questo momento – dice – porto avanti il progetto di ricerca post doc al Trinity College Dublin in Irlanda. Si chiama LOGGIA “Linking Community archaeology and wellbeing in the Mediterranean” che è finanziato dall’Unione Europea. Un’indagine sull’impatto dell’archeologia sul benessere di diversi gruppi, tra cui gruppi vulnerabili come utenti dei dipartimenti di salute mentale e persone con la malattia di Huntington. Perché a Vignale? – aggiunge Ripanti – Perché a Vignale abbiamo stabilito nel corso degli ultimi 10 anni (io scavo qui dal 2007) un rapporto di collaborazione davvero molto stretta con i vari gruppi della comunità di Riotorto. Quindi è un contesto estremamente adatto per realizzare un progetto con una ricaduta sociale come questo. Il progetto è nato fin dall’inizio in collaborazione con la dottoressa Paola Guglielmi e il dottor Giorgio Albanesi del dipartimento di salute mentale dell’Azienda Nord-Ovest Toscana all’ospedale di Piombino. A Vignale – conferma – l’obiettivo è stato proprio quello di fornire un’opportunità di incontro e socializzazione per svolgere piccole attività a tema archeologico sul territorio di Riotorto».

Doppio evento finale

«Venerdì dalle 16 – ricorda Francesco Ripanti – ci sarà l’evento finale di “ArcheologicaMente”. L’associazione Riolab organizzerà un’edizione speciale de “Le strane feste di Vignale” con una camminata da Riotorto al Castello, la presentazione del nostro percorso e dei pannelli, per poi concludere con una cena al Parco “Cassioli” a Riotorto. Ovviamente l’evento è aperto a tutti con prenotazione 347 4280530». A palare di Vignale e della villa del mosaico, della storia di questa scoperta archeologica nella maremma dell’Ottocento saranno invece sempre venerdì (alle ore 18) allo Yach Club Marina di San Vincenzo Enrico Zanini ed Elisabetta Giorgi. L’evento è curato da Giuliana Valisneri Vicedomini in occasione di Bight night notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici in Toscana 2023.


 

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