Posidonia spostata sugli scogli, bagnanti di Salivoli già preoccupati
In corso gli interventi di rimozione della cooperativa L’Ormeggio
PIOMBINO. Molta posidonia che ha “protetto” la sabbia per tutto l’inverno, ma che quest’anno vene “spalmata” dalle macchine fino al dente di scogli dopo il Nastro Azzurro. Appena cominciate le operazioni di recupero della pianta sottomarina spiaggiata e tra i tanti frequentatori di Salivoli c’è crescente preoccupazione: «Bene in questi ultimi anni – si ricorda – il posizionamento della posidonia a ridosso del fosso, ma portandola in quest’altra parte di spiaggia si rischia di rendere infrequentabili sia gli scogli che il mare circostante. Magari ci sarà modo di studiare un’altra possibilità».
Dal Comune, del 23 maggio, l’ordinanza di divieto temporaneo di balneazione. Motivazione – appunto – garantire la sicurezza durante le operazioni di recupero dei resti delle piante di posidonia e si concluderà al termine, previsto nei prossimi giorni.
«La protezione del litorale e della nostra linea di costa attraverso l’uso dei resti di posidonia – spiega l’assessore al demanio Marco Vita – , fino a poco tempo fa ritenuti un rifiuto ed oggi recuperati come una risorsa preziosa, dà risultati concreti già visibili ed è un esempio di virtuosa collaborazione tra soggetti pubblici e privati».
Come sempre succede ormai da quanto esiste il porto turistico nella fase di avvio della stagione balneare le piante spiaggiate vengono recuperate e accantonate, in depositi o in porzioni di spiagge, finora solo a ridosso del fosso, nell’ambito di un più ampio progetto di ripascimento e protezione della linea di costa che prevede il loro riutilizzo e riposizionamento al termine della stagione.
«La copertura con i resti delle piante di posidonia dei litorali sabbiosi – sottolineano dagli uffici Comunali – ci consente la protezione dall’erosione durante la stagione invernale, con concreti risultati in termini di recupero di linea costiera». Interventi effettuati dalla Società Cooperativa L’Ormeggio di Marina di Salivoli, con la supervisione del Comune.
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