Il Tirreno

Apre i battenti la Casa della salute prossimo passo il Centro servizi

di Manolo Morandini
 Apre i battenti la Casa della salute prossimo passo  il Centro servizi

La struttura inaugurata alla presenza del presidente della Regione Toscana. All’inizio di febbraio il trasloco dei servizi dal distretto Asl nel parco Altobelli

24 gennaio 2023
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VENTURINA. Da ex incubatore d’imprese a spazio per servizi sociosanitari. È la parabola di uno degli immobili dell’ex Bic, alle spalle dell’area fieristica. Un luogo ritrovato, da anni precipitato in un cono d’ombra e senza una prospettiva d’utilizzo. Risale a maggio 2019 la firma della concessione in comodato d’uso gratuito da cui ha preso le mosse la realizzazione della nuova Casa della salute di Venturina Terme.

«Un primo passo verso l’offerta di nuovi servizi ai cittadini, non solo del comune di Campiglia, ma di tutto il territorio», afferma la sindaca di Campiglia Marittima, Alberta Ticciati. Che sottolinea «il grande impegno e il grande lavoro che nel 2019 ho ereditato e portato avanti, promosso dall’allora sindaca Rossana Soffritti e dall’assessora regionale alla Sanità Stefania Saccardi, che oggi ci consegnano un risultato davvero importante: una nuova struttura, con maggiori servizi e una nuova destinazione di un’area centrale del paese rimasta per anni inutilizzata».

Nella struttura confluiranno i servizi del distretto, oggi nel parco Altobelli. Il trasloco dovrebbe essere fatto tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio. Nel disegno dell’amministrazione comunale c’è anche un altro tassello. «L’immobile gemello di fronte a questo ospiterà il centro servizi dando così vita a un polo sociosanitario a servizio del territorio – dice Ticciati –. Inoltre, la riqualificazione dell’area sarà ultimata con la realizzazione nella struttura vicina dell’Istituto professionale agroalimentare».

Al taglio del nastro sono intervenuti il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, la direttrice dell’Azienda Usl Toscana Nord ovest, Maria Letizia Casani e per la Società della salute Valli Etrusche la presidente Sandra Scarpellini e la direttrice Laura Brizzi.

«Le case di comunità indicate nella programmazione a livello nazionale – dice il presidente della Regione, Giani – prendono spunto da quella che era stata l’idea tutta toscana delle Case della Salute di dare riferimenti sanitari al di là degli ospedali. Oggi dopo le recenti aperture di Fivizzano, Certaldo e Livorno possiamo festeggiare la nuova struttura di Venturina che ci permetterà di concentrare e rafforzare i servizi a disposizione dei cittadini. A tutti i toscani, ovunque siano residenti, deve esser riconosciuto il diritto di accesso a una sanità d’eccellenza».

La direttrice generale dell’Azienda sanitaria confida di «poterla ulteriormente integrare, per farla diventare una Casa di comunità. Davanti alle difficoltà attuali è necessario trovare nuovi modelli organizzativi per poterle superare. L’apertura di Venturina è la prima di una serie che riguarderanno Piombino, Cecina e Rosignano grazie a un piano di investimenti sul territorio di circa 24 milioni. Di questo risultato e di quelli che arriveranno non possiamo che ringraziare la Regione per quanto fatto, il dipartimento tecnico e tutti gli operatori che con il loro servizio riempiranno di contenuti questa struttura».

La Casa della salute, che per divenire Casa di comunità dovrà garantire tra l’altro al suo interno la presenza giornaliera di un medico per almeno 12 ore, ha preso forma dopo un lungo iter ed ha scontato anche i rallentamenti dovuti all’emergenza sanitaria da Covid.

«Oggi arriviamo al termine di un progetto di rete – afferma la presidente della Società della salute Scarpellini – che avrà ricadute per tutto il nostro territorio. Oggi sono cambiati bisogni e risorse, ma seppur nella necessità di ottimizzare l’organizzazione non deve mai venir meno la volontà di garantire ai cittadini il loro legittimo diritto alla salute. Qui le persone troveranno risposte e soprattutto una presa in carico adeguata rispetto ai loro bisogni sociali, sanitari e amministrativi». La direttrice Brizzi della Società della salute sostiene che la Casa della salute «permetterà di rafforzare l’offerta di sanità territoriale. Sarà uno dei centri di accesso ai servizi per persone con bisogni speciali, ma soprattutto sarà un riferimento per il territorio permettendo di intercettare i bisogni delle persone ed evitando il ricorso non necessario agli ospedali». E conclude: «La nostra aspirazione è di avere luoghi funzionali, ma anche belli. Le persone che si rivolgono a noi hanno bisogno anche di essere accolte in un ambiente confortevole e nel modo migliore per questo abbiamo anche deciso di investire in una specifica formazione dei nostri operatori».




 

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