Truffa ai danni della famiglia Galvani: rinvio a giudizio per il commercialista Capuano
Il gup manda a processo il commercialista di Follonica insieme a Shpetim Citozi (accusato di essere il suo prestanome) per l'acquisizione del ristorante La Lanterna di Porto Azzurro
PORTO AZZURRO. Il commercialista di Follonica Evans Capuano e Shpetim Citozi, cittadino albanese considerato suo prestanome, sono stati rinviati a giudizio per i reati di truffa aggravata e trasferimento fraudolento di valori ai danni della famiglia Galvani, ex titolari del ristorante “La Lanterna” di Porto Azzurro. Lo ha disposto oggi (9 novembre) il gup del tribunale di Grosseto Giovanni Muscogiuri.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Anna Pensabene della Procura di Grosseto, gli imputati avrebbero truffato l’imprenditore elbano Giorgio Galvani, morto lo scorso anno, sottraendogli il locale nel lungomare longonese. In particolare, Capuano avrebbe circuito l’anziano ristoratore, approfittando delle sue condizioni di salute precarie, promettendogli ingenti somme per l’acquisto dell’azienda ma poi, di fatto, facendo subentrare all’ultimo minuto Citozi, quale formale acquirente, intestandoli l'attività ma non pagando quanto pattuito.
Il processo comincerà il prossimo 19 gennaio davanti al Collegio penale presieduto da Laura Di Girolamo.
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