Il Tirreno

«Tari azzerata per tre anni con i soldi della fusione»

di Stefano Taglione
«Tari azzerata per tre anni con i soldi della fusione»

Il sindaco Renzo Galli proporrà l’utilizzo delle risorse per sgravare le aziende «Penso alle aziende perché da sempre operano in una zona svantaggiata» 

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RIO MARINA. Tassa sui rifiuti azzerata per tre anni. È la proposta – diretta agli imprenditori a capo delle attività commerciali di Cavo, Nisporto, Nisportino e Bagnaia (la parte riese) – del sindaco di Rio Marina, Renzo Galli.

Il primo cittadino – che cesserà il suo incarico il 31 dicembre, un attimo prima della fusione con Rio Elba – proporrà lo sgravio direttamente al commissario prefettizio inviato da Livorno, che subentrerà dal primo gennaio, in vista delle elezioni.

L’idea del primo cittadino piaggese è utilizzare le risorse premiali, una sorta di incentivo alla fusione, che arriveranno dalla Regione per effetto dell’accorpamento dei due Comuni del versante orientale dell’isola. Così, il futuro municipio di Rio, potrebbe alleggerire le spese delle categorie economiche.

«Ho pensato a loro – sostiene Galli – perché operano in aree svantaggiate, isolate rispetto a molti altri paesi dell’Elba. Vogliamo aiutarli. Finora, a Cavo, non potevo farlo perché non avevo a disposizione i soldi della fusione dei Comuni».

La tari “gonfiata”. La proposta di Galli arriva proprio nel momento in cui le tariffe della Tari, quasi su tutta l’isola, per molti sindaci sono diventate un problema.

Tanto che Ruggero Barbetti, il primo cittadino di Capoliveri, parla già di rimborsi verso quei cittadini che per errore hanno pagato di più. Come a Rio nell’Elba e Rio Marina, dove l’imposta viene applicata in un modo che il ministero dell’Economia e delle Finanze – attraverso una risposta scritta del sottosegretario Pier Paolo Baretta a un’interrogazione del deputato del Movimento 5 stelle Giuseppe L’Abbate – reputa sbagliato.

Il problema riguarda la parte “variabile” della Tari – che è composta anche da una quota “fissa”, che però in questo caso non genera problemi, e dal tributo provinciale che a Livorno è il più basso della Toscana, fermo al 3, 5% – conteggiata per un’interpretazione errata anche su alcune pertinenze dell’abitazione principale, come garage e cantine.

Il nodo delle pertinenze. Se, ad esempio, un cittadino ha una doppia cantina, un doppio solaio e due garage come pertinenze, ecco che si genera l’errore.

Galli, al Tirreno, ha spiegato che i risarcimenti per ora non sono all’ordine del giorno, «in quanto la tassa sui rifiuti pagata dai cittadini deve coprire tutto le spese necessarie per assicurare il servizio» e, dal punto di vista finanziario e contabile, il primo cittadino non sa come rimborsare quei cittadini che hanno pagato di più.

Mentre Antonio Paoli, il responsabile del servizio “Affari generali” del Comune, preferisce attendere l’evolversi della situazione prima di comunicare eventuali decisioni.

«Da una veloce verifica, almeno da noi, i casi sarebbero limitati – afferma – quindi per prudenza meglio attendere maggiori ragguagli da Roma». Barbetti, invece, a Capoliveri ha già annunciato di voler risarcire chi, per errore, ha versato troppo.

«Comprare la strada Piano». Galli, con le risorse premiali per la fusione, annuncia anche la proposta di comprare la strada del Piano, da anni chiusa con una deviazione per la tristemente famosa voragine e i tanti problemi al sottosuolo. Si tratta dell’unica via che unisce Rio Elba a Rio Marina. «Vorrei farla diventare municipale – rivela – e non credo che costerà così tanti soldi».

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