Il Tirreno

Crisi aziendali

Liberty Magona l’azienda non paga gli stipendi

Liberty Magona l’azienda non paga gli stipendi

Il gruppo anglo-indiano prima si prende l’impegno a pagare il 26 settembre e poi a distanza di due giorni non lo rispetta

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PIOMBINO Doccia gelata per i 476 addetti di Liberty Magona. Il gruppo angloindiano non rispetta l’impegno. “La direzione Liberty Magona, dopo un aggiornamento con tutto il comitato di direzione, ci ha convocato alle 12,30 per comunicarci che il bonifico previsto dal settore finanziario Liberty non è arrivato come invece era previsto per oggi e come ci era stato comunicato nei giorni scorsi e stanno valutando come risolvere e pagare gli stipendi entro fine mese”. Così i sindacati Fim-Fiom-Uilm e i coordinatori Rsu riassumono l’esito dell’incontro.

I 401 addetti diretti di Liberty Magona avrebbero dovuto riscuotere il salario di agosto il 10 settembre. La scadenza per i 75 interinali in forza nella fabbrica è stata il 15 settembre. Nello stabilimento pressoché paralizzato, dove ad agosto si è lavorato un giorno e mezzo, dalla sera del 16 ci si è concentrati sul 25 settembre. È questa la data strappata quel pomeriggio a Roma, al tavolo convocato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, da istituzioni e sindacati al direttore Liberty Magona Lino Iallorenzi e al Ceo del Gruppo Ozcan Tocker per il pagamento degli stipendi.  Eppure, è del 23 settembre l’impegno. “La direzione si è attivata a seguito della nostra richiesta contattando il Ceo che la mattina del 23 settembre ha comunicato ufficialmente alla direzione di Piombino che i fondi necessari al pagamento delle spettanze saranno a disposizione in azienda il 25 e saranno disponibili sui conti correnti dei lavoratori il 26 settembre”. Invece, il film ha avuto un finale a sorpresa.

“Ci siamo tutti attivati per accelerare al massimo i tempi del pagamento, ma per chiarezza ad oggi manca ancora il decreto per il pagamento diretto dall’Inps della cassa integrazione ed abbiamo chiesto un incontro urgente al direttore Inps”. Insomma, l’acqua in cui si trovano a navigare i lavoratori Magona è scurissima.

“Ci comunicano che stanno continuando a trattare con Transteel per fare con loro entro fine mese un accordo di inserimento nella certificazione negoziale della crisi per arrivare a un affitto dello stabilimento che potrebbe dare risposte anche per il pagamento dello stipendio attuale e per i futuri stipendi _ spiegano i sindacati _. Ribadiamo che non si può chiedere ai lavoratori di andare al lavoro senza che gli siano stati pagati nemmeno gli stipendi di agosto. E senza certezze sul pagamento dello stipendio corrente non siamo disponibili a fare partire le attività, escluso i comandati per salvaguardare lo stabilimento. A questo punto il 30 Settembre diventa una data determinante sia per avere certezze degli stipendi, sia per la definizione dell’accordo con Transteel”.

L’assemblea dei lavoratori è convocata per il 30 settembre alle ore 15 “presso il Comune di Piombino dove si terrà un presidio perché, se non avremo certezze su questi punti, occorre che anche il sindaco si attivi con il Ministero per anticipare la convocazione ad oggi prevista per l’8 ottobre”.

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