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Notte magica, la Coppa alzata al cielo

di Roberto Grazzini
Notte magica, la Coppa alzata al cielo

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FIRENZE. In una notte magica sotto i riflettori del salotto buono del football del Granducato, lo stadio Buozzi alle Due Strade di Firenze, la Meridien Larciano, giovane ed emergente sodalizio nato dalla mente del patron Leandro Fabiani, ha alzato al cielo stellato la Coppa Italia di Promozione battendo di misura (1-0) nella finalissima gli aretini del Subbiano. Fondata appena dieci anni fa, la Meridien è stata protagonista di una crescita costante che l’ha portata dalla Terza categoria ai vertici del campionato di Promozione e nel frattempo ha costruito le basi del settore giovanile. Tale successo rappresenta un ulteriore traguardo e dà ulteriori motivazioni al club pistoiese.

Che i bianconeri del Montalbano avessero qualcosa in più dei coriacei aretini, lo sì è intuito dalle prime battute. Allo stesso tempo, è apparso altrettanto chiaro che mister Federico Magrini e il suo staff avessero preparato nei minimi particolari la contesa. Dunque una Meridien padrona del gioco e del campo che sfiora il gol in avvio con Falorni, appostato sul secondo palo, il cui colpo di testa finisce a lato. Quindi è l’esperto libero Milianti a saltare in avanti sui calci piazzati alla moda anglosassone, che va vicinissimo al vantaggio. Il portiere giallo blu è battuto ma il difensore Mannelli in scivolata salva sulla riga. I bianconeri continuano a pressare con Di Nardo, insuperabile regista arretrato, che costringe Lancini agli straordinari. Quindi è Maiorana, il migliore uomo in campo in assoluto, a provarci dalla media distanza: Lancini evita il peggio con un grande intervento in tuffo. Molto più letale la conclusione del numero 10 bianconero, bravo a farsi trovare pronto, allo scadere della prima frazione sulla bella iniziativa di Falorni, il quale gli serve un assist millimetrico; il tempo di aprire il destro e l’1-0 è cosa fatta.

Alla ripresa delle ostilità la stanchezza si fa sentire. Però è sempre la Meridien a creare buone opportunità come al 29’ con Benedetti. L’ex puntero del Tau prova a sorprendere Lancini non perfetto quanto efficace nello sventare il pericolo. Ancora Milianti su suggerimento di Chianese tenta la via del gol. Passano i minuti, lo sterile forcing aretino vede l’attento Lavorini prodursi in alcune uscite e nulla più. Al triplice fischio, sotto lo sguardo compiaciuto del direttore generale Massimo Morgia, sceso in campo per complimentarsi col gruppo, la consegna del trofeo e il via ai festeggiamenti.

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