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Cresce il ricorso ai precari per garantire le ore di sostegno nelle scuole della provincia di Pistoia

di Giancarlo Fioretti
Cresce il ricorso ai precari per garantire le ore di sostegno nelle scuole della provincia di Pistoia

Il 60% dei docenti ha contratti a tempo determinato

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Pistoia Saranno cinquanta in più rispetto allo scorso anno scolastico i docenti pistoiesi precari destinati al sostegno.

Se un anno fa fu infatti necessario far ricorso a ben 950 docenti non di ruolo per assicurare un adeguato supporto a tutti i ragazzi in possesso di un'apposita certificazione, quest'anno l'asticella si alza a 1000 unità. A questi mille insegnanti precari spetterà l'impresa di tradurre nei fatti la missione di inclusività della scuola che, senza il loro impiego, non sarebbe davvero possibile.

È quanto emerge dai dati pubblicati dall'Ufficio scolastico provinciale che, in queste giornate di luglio dal tempo incerto, è stato invece chiamato a dare certezze alle tante famiglie dei ragazzi che, senza un docente di sostegno, affronterebbero il loro percorso scolastico con molte più difficoltà. La situazione fotografata dai numeri delle forze in campo mostra come nelle scuole d'infanzia dell'intera provincia, a fronte di soli 31 docenti di ruolo facenti parte dell'organico di diritto, ce ne saranno quest'anno ben 71 precari, che firmeranno un contratto con scadenza il 30 giugno del 2026. Che l'apporto dei precari sia davvero indispensabile si nota ancor meglio nella scuola primaria, dove accanto a 209 docenti di ruolo, ce ne saranno quest'anno 311,5 con contratto a termine. Situazione appena migliore nella scuola secondaria di primo grado (le scuole medie) dove 226,5 precari si affiancheranno ai 169 professori dell'organico di diritto. Larghissimo uso dei precari infine alle scuole secondarie di secondo grado (le scuole superiori) dove gli insegnanti di ruolo per il sostegno saranno 253 mentre quelli con l'orizzonte lavorativo che si estende fino al giugno del 2026 saranno ben 390,5.

Tirando le somme si nota che la scuola pistoiese ha bisogno, per l'anno scolastico 2025 2026, di 1662,5 docenti di sostegno. Questo numero però potrebbe anche aumentare perché, da ora fino all'inizio delle lezioni previsto in Toscana per lunedì 15 settembre, potrebbero essere depositate nelle varie segreterie d'istituto altre certificazioni mediche che attestano la necessità di un docente di sostegno.

In Provincia di Pistoia attualmente sono 2mila gli studenti di questa tipologia e questo porta il dato pistoiese a essere, in percentuale, uno dei più consistenti a livello nazionale. «Questi dati – dice il segretario della Flc Cgil Giandomenico Lotito – confermano ancora una volta la grande precarietà che colpisce questa categoria dove il 60 per cento dei docenti ha il contratto a tempo determinato. La causa di tutto questo è ovviamente lo scarso interesse del governo a voler investire nell'istruzione pubblica. Inoltre c'è da ricordare che tutto questo organico non stabilizzato va a incidere inevitabilmente sulla continuità didattica degli alunni».

Questa puntualizzazione va a toccare un altro nervo scoperto della questione sostegno, quella dei decreti del Ministero dell'Università e del Merito che, nell'ottica di favorire la continuità didattica per degli studenti particolarmente fragili, stabilisce che coloro che hanno avuto un incarico nel sostegno nell'anno scolastico 2024 /2025, possono essere riconfermati, anche nel 2025 72026, nella stessa istituzione scolastica. Questo appunto, per non privare gli studenti di una figura di riferimento divenuta per loro di assolta importanza per il prosieguo del loro percorso di inclusione. «Tutto questo avviene senza considerare i punteggi delle graduatorie per il conferimento delle supplenze – stigmatizza Lotito – o di diritti come la legge 104 del 1992 per i lavoratori con disabilità, aprendo così eventuali contenziosi fra docenti».

Che ancora una volta il ricorso ai precari sia una necessità assoluta della scuola pistoiese è il motivo conduttore dell'intervento di Gian Michele Mostardini, segretario generale Cisl scuola Toscana nord. «L'adeguamento dell'organico di sostegno alla situazione di fatto – dice Mostardini – indica il grande numero di posti che sarà necessario coprire nella nostra provincia. Questi lavoratori precari, sia quelli per il sostegno che tutti gli altri docenti, assicureranno ancora una volta il regolare avvio dell'anno scolastico ma, soprattutto, lo svolgimento di tutte quelle iniziative didattiche ed educative che assicureranno l'inclusione, tema divenuto centrale all'interno della vita delle comunità scolastiche».l

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