Il Tirreno

Montecatini

La segnalazione

Montecatini, scatta l’allarme infiltrazioni per il cimitero di via Cividale

di Luigi Spinosi
Montecatini, scatta l’allarme infiltrazioni per il cimitero di via Cividale

Pozze d’acqua e intonaco sgretolato al piano interrato

3 MINUTI DI LETTURA





Montecatini Partiamo dagli aspetti positivi, ossia la manutenzione ordinaria, che, contrariamente a quanto segnalato dal consigliere Alessandro Sartoni per il camposanto di Montecatini Alto (vedi articolo sotto), nel principale cimitero cittadino, quello di via Cividale, può essere promossa a pieni voti. Nonostante la stagione nemica di chi deve impedire il proliferare della vegetazione, con un alternarsi di pioggia e sole che è una manna per la crescita delle erbacce, il cimitero di Montecatini appare decisamente curato praticamente in ogni settore, anche nella parte a est, destinata alle nuove sepolture, dove ancora il prato deve lasciare lo spazio a vialetti e tombe, l’erba è tagliata, così come non spuntano fili verdi sui camminamenti in ghiaino mezzo alle lapidi. E se il “nemico naturale” rappresentato appunto dalla vegetazione infestante pare tenuto sotto controllo, lo stesso si può dire di quello più difficile da estirpare, il nemico rappresentato dal fattore umano sotto forma di inciviltà: niente cartacce abbandonate o simili, nemmeno nelle pertinenze esterne. Giusto, a voler “cercare col laternino”, una lattina di birra vuota vicino al muro sul lato sud del camposanto, forse gettata da qualche passante dal marciapiede di viale Foscolo al di là della parete. Una situazione molto migliore per esempio a quella segnalata appena un paio di mesi fa dall’opposizione, che su questo tema aveva anche presentato un’interrogazione. In sintesi: promosso a pieni voti il personale che si occupa di tenere pulito come si deve un ambiente che, più di altri, merita rispetto.

Ma, chiuso il capitolo “cose che vanno bene”, altro discorso, decisamente opposto, va fatto per il capitolo “cose da rivedere”, e, in questo caso, parliamo di interventi strutturali di cui il camposanto di via Cividale, in particolare nella sua parte storica (l’ala ovest) , quella anche architettonicamente più pregiata, pare avere un gran bisogno.

Il problema emerge soprattutto quando si scende a far visita ai forni al piano interrato. Qui si nota sin da subito la necessità di un profondo intervento di manutenzione, in questo caso straordinaria, senza nemmeno bisogno di alzare la testa: i muri appaiono scrostati e attaccati dalle muffe in più punti, se poi invece guardiamo verso l’alto ecco che la situazione, appare ancora peggiore, con interi pezzi di intonaco mancante.

Qui, insomma, c’è bisogno di più complessi e costosi lavori strutturali, perché, appare evidente, non si tratta semplicemente di “dare una mano di intonaco”, ma di rimuovere le cause che ne hanno provocato il distacco. E la causa è facile da individuare (soprattutto dopo le forti piogge degli ultimi giorni) ossia l’umidità. Basta infatti continuare a camminare lungo i forni interrati e arrivare al corridoio sul lato sud per scoprire il problema in tutta la sua grandezza: il pavimento è infatti coperto da uno strato di acqua, acqua che apparentemente proviene soprattutto dalla stessa parete. Insomma, infiltrazioni che sembrano provenire direttamente dal sovrastante viale Foscolo. In sintesi, qui c’è bisogno di intervenire, e il prima possibile, con un’opera di impermeabilizzazione.

Poi, girando, si possono notare anche altri problemi (pietre sconnesse sui bordi dei camminamenti, la porta divelta di un piccolo locale di servizio), ma quello dell’umidità appare il problema più grave e più urgente da risolvere. l

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Sos aggressioni

Prato, schiaffo all’autista che si rifiuta di far salire il passeggero ubriaco: scatta lo sciopero

Sani e Belli